Non ci sarebbe il Festival di Sanremo senza polemiche. Una delle dispute più accese dell’edizione 2021 del festival è esplosa a telecamere ormai spente, mentre i Maneskin ancora festeggiavano la vittoria, tra due degli indiscussi protagonisti fra gli artisti in gara sul palco dell’Ariston. La contesa ha visto da una parte il premio della critica ‘Mia Martini’ Willie Peyote e dall’altra il terzo classificato, Ermal Meta, che è stato a lungo in testa alle classifiche e ha dovuto cedere la prima posizione solamente per il televoto da casa, aggiudicandosi con "Un milione di cose da dirti" anche il trofeo per la miglior composizione musicale.
A scatenare l’acceso confronto a distanza è stato il rapper, che ha portato in competizione "Mai dire mai (la locura)".
Nel corso di una diretta sulla piattaforma Twitch che seguiva la serata di giovedì, durante la quale tutti gli artisti si sono esibiti con delle cover di celebri brani della canzone d’autore italiana, Peyote ha espresso una serie di giudizi poco lusinghieri su Ermal Meta; quest’ultimo, dal canto suo, ha aspettato che il festival si chiudesse per replicare al collega in modo pungente.
L’accusa di Willie Peyote: immeritato il primo posto di Ermal Meta fra le cover
Durante la diretta Twich Willie Peyote insieme all’attore comico Daniele Fabbri e alla conduttrice Federica Cacciola ha commentato l’esito del suo duetto con il cantautore Samuele Bersani sulle note di Giudizi Universali, che lo aveva portato al buon piazzamento provvisorio in classifica, sottolineando che per lui i migliori della serata erano stati i Maneskin.
Poi però ha voluto coinvolgere nel suo discorso anche Ermal Meta, sottolineando che avrebbe ceduto alla band anche il primo posto del cantautore, che, a suo dire, non si era meritato per niente quella posizione, ottenuta grazie ai voti dell’orchestra per la sua esecuzione della celebre “Caruso” di Lucio Dalla.
Secondo Willie Peyote la scelta di ‘Caruso’ da parte di Ermal Meta è stata 'ruffiana'
Dopo la pesante critica in diretta, sono intervenuti i conduttori della diretta: “Questa forse non dovresti dirla”, gli hanno suggerito. Ma Willie Peyote ha rincarato la dose, assicurando di non avere niente di personale contro Ermal Meta, con il quale condivide anche alcuni tecnici dello staff: “Ti devo dire la verità – ha aggiunto – cantare Caruso, proprio nel giorno del compleanno di Lucio Dalla, è una scelta veramente ruffiana”.
Ma il rapper non si è fermato a criticare la decisione di portare sul palco dell’Ariston quel pezzo: pur riconoscendo che Ermal aveva cantato molto bene, gli ha rimproverato una certa freddezza nell’esecuzione: “In confronto Annalisa, che spesso viene accusata di essere algida, sembra il vulcano dell’Etna in eruzione”, ha commentato.
La risposta di Ermal Meta alle critiche di Willie Peyote
Ermal Meta ha atteso che si spegnessero i riflettori sulla competizione per replicare alle critiche del rapper: ha scelto di farlo nella mattinata di domenica con un post su twitter in cui mostra il video della diretta in cui Peyote ha espresso le proprie critiche. Quindi il cantautore si è rivolto al collega, dicendo ironicamente di volergli fare un dispetto dichiarando di pensare che sia bravo.
Poi però ha voluto aggiungere un commento al vetriolo: “Se mi avessi detto di persona quelle parole, quando eravamo a due metri di distanza nei camerini, saresti stato il coraggioso che appari sul palco”, ha scritto. Il tweet è stato immediatamente ripreso dai sostenitori di Meta, i Lupi di Ermal, che hanno voluto esprimere tutto il loro affetto verso il cantautore, criticando duramente l’uscita di Peyote.
Caro @willie_peyote voglio farti un dispetto e dirti quello che penso. Penso che tu sia bravo. Ieri eravamo a due metri di distanza nei camerini e se mi avessi detto di persona queste parole, saresti stato il coraggioso che appari sul palco. Buona fortuna e buona musica. pic.twitter.com/sEqos60YOv
— Ermal Meta (@MetaErmal) March 7, 2021