Vera Atyushkina è stata una velina di 'Striscia la Notizia' nella stagione 2004-2005 del programma di Antonio Ricci in onda su Canale 5. Russa della Siberia, nata a Kyzyl nella regione di Tuva, Vera è anche fotomodella e indossatrice. Nel 2018 è stata protagonista del calendario intitolato 'Hollywoodland 2018'. Oggi collabora con vari Magazine.

Blasting News ha contattato Vera per un'intervista, nella quale parla della sua carriera professionale.

Vera: 'Sono molto trasparente e faccio capire quello che provo'

Che tipo di ragazza sei e quali sono i tuoi valori, oltre che i tuoi sogni?

"Mi considero una ragazza sempre giovane e divertente. Molto testarda e permalosa. Cerco di essere diplomatica ma nello stesso tempo sono molto trasparente e faccio capire quello che provo. Sono possessiva ma non gelosa. Mi prendo cura tanto di coloro ai quali voglio bene dimenticando, a volte, di volermene io. Sono schietta e sognatrice, vivo sempre con la speranza da sembrare a volte ingenua ma, nello stesso tempo, sono molto determinata. Sono caldissima, anche se vengo dalla Siberia, alcuni mi considerano senza cuore: chi mi conosce da vicino sa che posso essere un tesoro. Amo la vita, nonostante tutte le difficoltà che ci pone. Seria sul lavoro, non scendo a compromessi: se mi scelgono per un lavoro è perché mi devono apprezzare per le mie doti, perché vado bene per quel ruolo e non per altro.

Il mio carattere è molto guerriero, sono credente in Dio. Sono molto creativa, mi piace lavorare a maglia e all’uncinetto, cose ormai rare tra le ragazze. Mi piace inventare, creare composizioni per la casa, mi piace magari dare nuova vita a qualche vecchio abito. Sognavo di diventare una stella che brilla. Fin da bambina sono sempre stata una sognatrice, una bimba talentuosa, con tanta voglia di esibirsi, recitare ed esprimersi, di trovare il posto giusto per realizzarmi in questo nella vita.

Sognavo e sogno ancora di affermarmi come attrice; attrice lo sono anche nella mia vita che è come un film: se non sai recitare non sopravvivi. Comunque ogni mio lavoro si basa sulla recitazione: quando ti chiamano per fare qualche pubblicità, per i vari servizi fotografici devi interpretare in base al tema e a quello che devi comunicare, non è un semplice mettersi in posa.

Sogno ancora di tornare in televisione, mi piacerebbe fare un programma divertente o comico. In ogni caso sono una donna libera nelle mie scelte e sogno di trovare una stabilità ed essere realizzata in ogni cosa: lavoro, famiglia, di avere la possibilità di soddisfare anche i miei piccolo capricci. In ogni cosa che faccio sono vera, come il mio nome e semplice, amo la natura e gli animali, sono contro qualsiasi violenza, sono per tutti i valori che sostengono e amano la vita, in tutte le sue forme. Mi piace anche partecipare ed essere testimonial di iniziative di questo tipo a favore dell’ecologia e contro ogni violenza. Qualche volte mi criticano perché mi considerano troppo semplice dimenticandomi anche della mia piccola fama.

Come stai vivendo questo difficile periodo contraddistinto dalla pandemia da Coronavirus?

"All’inizio mi sembrava di essere in una serie televisiva americana dove i vivi cercano di evitare tutti per precauzione e di combattere contro i morti che camminano. Proprio come in una società dove ci sono degli zombie dove devi calcolare di essere sempre attento a tenere le distanze perché ognuno può costituire un pericolo. Questo soprattutto in presenza di assembramenti o incrociando le persone per strada, cercando di aspettare o spostandomi velocemente per mantenere distanze adeguate. Essendo russa sono abituata al rispetto delle regole e per questo non avevo problemi. Avevo un po’ di ansia per i miei tre gatti che hanno bisogno sempre di cure e di medicine.

Temevo che sarebbe stato difficile trovare il loro cibo specifico e le medicine potendo esserci dei problemi con il normale approvvigionamento. Poi mi sono sentita come di far parte di una casa tipo 'Grande fratello' ma senza i riflettori: blindata in quattro mura. Ne ho approfittato per qualche collegamento e intervista on-line e per studiare un po’ di inglese. Quello che mi ha davvero salvato nel primo lockdown è stato il mio terrazzo, l’amore per i fiori e le mie piante e per i miei animali. Avevo una certa serenità perché mi sono dedicata a finire dei lavori di casa che avevo tralasciato. Mi allenavo in casa ogni giorno, ho fatto dei lavori di pulizie e manutenzioni casalinghe che non facevo da tempo.

Ho guardato molti film. Certo il lavoro è calato del tutto: niente eventi o servizi. Solo d’estate è stato poi possibile la partecipazione ad una sfilata. Mi sono dedicata di più alla cura dei miei social, di Instagram e alla comunicazione in generale. Qualche contratto per fare pubblicità a prodotti o abbigliamento da casa, tramite social, si è incrementato un po’ il lavoro da influencer e ne ho approfittato per inventare dei servizi fotografici in casa per delle storie e dei post su temi a me cari. Per il lavoro in generale è stato comunque difficile, ma è stato anche un periodo di riflessione, in particolare mi sono soffermata ad osservare di più la natura che mi dava l’impressione di essersi fermata a riposare o a riprendersi certi spazi (animali selvatici che si avvicinavano di più ai centri abitati, meno inquinamento ecc).

Poi è subentrata una certa stanchezza mentale ma ho cercato di tirare fuori le mie forze e il mio coraggio. Mi manca tantissimo la vita sociale, andare a ballare, uscire per locali, andare a cena".

Atyushkina: 'Sono diventata velina per caso'

Ripercorrendo la tua carriera, sei stata una velina tra il 2004 e il 2005. Cosa ti ha spinta a intraprendere questo percorso e che ricordi hai di quella esperienza?

"Sono diventata velina per caso o meglio è stato come un appuntamento con il mio destino. Ho partecipato al concorso di 'Veline' perché mi avevano spinto a farlo delle persone che mi conoscevano quando vivevo in Liguria e facevo la benzinaia al porto di Varazze e poi la barista. Ho vinto il concorso di Veline dopo essere stata anche ripescata.

Non capivo neppure bene la lingua italiana. Per me fu una grande emozione vincere quel concorso perché avvenne proprio il 23 settembre, il giorno del compleanno di mia mamma che sentivo sempre vicina anche se ormai già da qualche anno era il mio angelo che mi proteggeva dal cielo. Ho iniziato quel percorso con grande impegno, è stata una scuola per il mondo dello spettacolo, una base importantissima ed anche una scuola per la vita. Ho incontrato veri professionisti e ho capito che dietro a uno stacchetto di pochi minuti c’è una grande preparazione che coinvolge molte persone e molte professionalità, non solo noi Veline ma gli autori, i coreografi, costumisti, sarte, truccatrici, parrucchieri ecc.

Si lavorava tantissime ore fin dalla prima mattina, ogni giorno, era come essere soldati anche per l’impegno e la disciplina. C’erano da preparare anche tutti i video per gli sponsor ed io con il mio italiano facevo molta fatica ma non mi arrendevo mai. È stato un periodo fantastico e per questo sarò sempre grata a “Striscia la Notizia”, grata ancora oggi perché rimane comunque sempre un senso di appartenenza come in una grande famiglia.

Com'è cambiata la tua vita dopo Striscia la Notizia?

"Mi sento una donna più sicura con un bagaglio di esperienze importanti anche per affrontare altre proposte soprattutto come modella e testimonial internazionale per la pubblicità: benessere, beauty accessori abbigliamento.

Grazie a Striscia ho un cognome affermato e la faccia conosciuta. Sono onorata di essere per ora l’unica velina russa della storia del programma. Per me Siberiana, della lontana repubblica di Tuva della città di Kyzyl, anche questo è stato un grande onore. Mi è servito poi per lavorare nel settore della pubblicità, per propormi con vari brand e per fare anche dei videoclip musicali con Karkadan, Francesco Facchinetti, Checco Zalone ed altri. Il dopo Striscia mi ha dato un bel trampolino ma poi senza un mio impegno e la mia costanza essere stata velina non è comunque sufficiente per avere un lavoro garantito. Mi ha portato anche ad essere più invidiata per il mio ruolo acquisito in società: ho un certo numero di ammiratrici ma alcune sono diventate anche stalker che mi imitano e copiano grossolanamente anche quello che faccio pubblicando sui loro social foto o attività che svolgo o ho già svolto io.

Poi ho tanti ammiratori che mi seguono ancora dai tempi di Striscia e altri nuovi. Con alcuni sono diventata anche amica. A volte essere un personaggio pubblico ha un suo peso da gestire ma in generale è un piacere essere riconosciuta e stimata. Vivo la vita che ho sempre desiderato e penso che sia proprio quella che mi aveva preparato il destino. Comunque per ogni lavoro ci vuole nuovo impegno e determinazione. Essere stata velina non vuol dire avere tutte le porte aperte".

Vera oggi e i suoi progetti futuri

Oggi cosa fa Vera?

"Collaboro con dei Magazine nazionali e internazionali per i quali propongo articoli di presentazione di aziende che operano nel mondo del lusso o che comunque vogliono proporsi a livello internazionale sui vari mercati.

Però non dimentico mai il mio impegno del quotidiano che è quello di “mamma” dei miei tre meravigliosi gatti persiani. Faccio la fotomodella per vari stilisti, partecipo a varie iniziative pubbliche per associazioni sportive o di volontariato. Tre anni fa avevo dedicato un calendario e poi un libro fotografico dove ho interpretato le dive del cinema egli anni 20, 30 e 40 alla associazione del Giro di Handbike, per esempio. Collaboro attivamente con una associazione, Vitaru Italia che porta avanti progetti internazionali per sensibilizzare attraverso l’arte il rispetto e l’amore per il nostro pianeta con azioni dimostrative e concrete di pulizia di spazi pubblici. Il prossimo sarà il 12 giugno a Milano sul Naviglio Pavese. Con il Covid il lavoro è calato molto. Quest’anno ho fatto una bella parte in un film culturale ispirato alle "Ultime lettere di Jacopo Ortis", di Ugo Foscolo, con Veneto Film e spero di poter dire poi qualcosa di più sulla sua distribuzione dopo l’estate, magari in occasione della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia. Un ruolo drammatico, non vedo l’ora di vederlo e di vedermi. La prima proiezione almeno per noi attori e per la produzione sarà l’11 settembre, nella splendida cornice della Villa Widmann a Oriago di Mira, Venezia".

Se ti proponessero un reality accetteresti? Se sì quale?

"Ho sempre pensato che potrei partecipare a un Reality come l’Isola dei Famosi o Pechino Express. Spesso mi sono immaginata a partecipare all’ Isola dei famosi e mi sembra una bella sfida di resistenza fisica e psicologica. Anche Pechino Express non è male. Altri reality mi sembrano troppo statici come il Grande Fratello: non è che mi convinca molto, stare lì a tirare fuori tutti gli “scheletri negli armadi”. Forse lo farei più avanti".

Che idea ti sei fatta del mondo virtuale e come utilizzi i tuoi social?

"Durante il Covid i social hanno avuto un grande incremento e a livello di comunicazione globale sono molto importanti. Ho fatto anche dei servizi indossando abiti di stilisti che hanno avuto una passerella solo nei social perché eventi e momenti per indossarli nella vita reale non ce ne sono stati. Penso che i social siano una bella vetrina dove esprimere la propria creatività. Anche nelle foto si vedono vari shooting che ho poi postato nei social per lanciare dei messaggi su temi per me fondamentali. Per esempio nelle foto del Ferragosto in discarica. A Milano molti scelgono la Sardegna e posti da vips per le ferie, a volte sembra solo un modo per apparire o per sottolineare il proprio benessere e la propria appartenenza ad una classe sociale benestante. In questo servizio ho voluto mostrare il contrasto tra il degrado, la povertà la mancanza di rispetto per l’ambiente, la mancanza di possibilità di molti e il lusso sfrontato di pochi. Il servizio è piaciuto a molte persone e mi ha dato la possibilità di difendere ed urlare dalla strada la difesa dei temi che più mi stanno a cuore e l’amore per l’ambiente, la sua difesa contro l’inquinamento e la scarsa cura. Altri scatti sono più scherzosi come quello con il cuscino come vestito. La federa del cuscino portafortuna con la coccinella è ancora quella del mio tempo da Velina. Poi un altro servizio tra gli ultimi è quello della 'Primavera Imprigionata'. Foto molto provocanti e drammatiche, l’urlo della nostra terra che soffre, che soffoca. Altri servizi sono più sexy ma non mi piace la volgarità, devono essere sempre eleganti con foto creative. Mi entusiasma utilizzare i social per differenziarmi e lanciare le mie idee senza condizionamenti a volte essendo provocatrice ma solo per promuovere il bene. Nella vita bisogna sfruttare ogni mezzo, i social sono mezzi moderni ero più abituata a serate in TV o di presenza con persone che venivamo a trovarmi per incontrarmi. Adesso con i social l’amicizia sembra con tutti ma è solo virtuale. Ogni mezzo comunque va usato al meglio. Non capisco chi sfrutta i social per ferire la gente, per insultarla. Ecco durante il primo lockdown sono stata anch’io vittima di un attacco di questo tipo da parte di una sconosciuta che sono stata costretta a denunciare per diffamazione e minacce. Vi farò sapere poi come si concluderà questa vicenda. Anzi mi piacerebbe approfondire il tema perché sta diventando un vero problema quello dei reati che vengono compiuti attraverso i social".

Quali sono i tuoi progetti futuri?

"La vita si riprende e sarò presente a qualche evento a luglio per una sfilata a Comacchio, Ci sarò, come ho detto, al 12 giugno per la pulizia del Naviglio. Poi la presentazione del film a settembre e a una iniziativa dove inviterò tutti ad adottare degli alberi di nocciolo. Sarà in Piemonte nella zona di Biella. Seguitemi sui social e saprete esattamente quali saranno i miei impegni e le mie partecipazioni future".