Luca Zingaretti ritorna con un nuovo ruolo da protagonista nella fiction Il Re. Il 18 marzo, infatti, approderà su Sky un nuovo prison drama, che vedrà l'attore romano nel ruolo di Bruno Testori, il direttore del carcere di San Michele. La serie televisiva è diretta da Giuseppe Gagliardi ed è prodotta da Lorenzo Mieli, nel cast oltre a Zingaretti troviamo: Isabella Ragonese, Barbora Bobulova, Anna Bonaiuto, Giorgio Colangeli e tanti altri. Il Re è ambientato all'interno di due vere carceri, site a Civitavecchia e a Torino.

Luca Zingaretti sarà Bruno Testori ne 'Il Re'

Luca Zingaretti è stato intervistato nei giorni scorsi da Best Streaming e ha parlato del suo ruolo da protagonista, nella nuova serie targata Sky intitolata "Il Re", che approderà il prossimo 18 marzo e che sarà visibile su Sky Atlantic e sulla piattaforma streaming Now Tv. Durante l'intervista l'attore romano ha raccontato nei dettagli tutto ciò che riguarda da vicino il carcere di San Michele e come viene visto dal punto di vista dei personaggi principali. A tal riguardo Zingaretti ha dichiarato: "Bruno Testori è un uomo che crede in quello che fa, è convinto che il suo sia uno sporco lavoro che qualcuno deve pur fare. Il carcere di San Michele è di massima sicurezza e ospita i criminali più pericolosi d'Italia".

Zingaretti: 'Ho visitato diverse carceri ed è stata un'esperienza importantissima'

Luca Zingaretti ha parlato delle varie sfaccettature del suo personaggio e ha confessato: "Usa metodi poco ortodossi, ma ha sacrificato tutta la sua vita alla direzione del carcere" e ha aggiunto: "Quando ho letto le sceneggiature per la prima volta ho provato per lui una grande compassione.

È un uomo che si è dedicato completamente a una missione e nel farlo, si è perso. Non è un uomo cattivo, ma ha smarrito il baricentro". In seguito l'attore romano ha parlato del lavoro affrontato prima di girare le scene della Serie TV e ha dichiarato: "Faccio sempre un grosso lavoro di documentazione. Ho parlato con assistenti sociali, agenti di polizia, detenuti.

Ho visitato diverse carceri ed è stata un'esperienza importantissima".

'In quei luoghi si creano legami fortissimi'

Zingaretti ha raccontato l'esperienza di girare le scene della fiction in diverse strutture detentive. In questo caso, le riprese sono state fatte in due vere carceri tra Civitavecchia e Torino. In merito a ciò, l'attore ha dichiarato: "Ho sempre pensato che i luoghi conservino un'energia che deriva da chi li ha abitati, qualcosa che rimane attaccato alle pareti. Respirare quest'energia è stato importante per tutti" e ha aggiunto: "Quello che ho imparato è che in quei luoghi si trovano storie di grande sofferenza, ma anche di straordinaria fratellanza. Si creano legami fortissimi".

In conclusione, Luca Zingaretti ha parlato del motivo che l'ha condotto a Sky, dopo aver lavorato per molti anni nella televisione generalista, con la serie "Il Commissario Montalbano" e ha confessato: "Erano molti anni che volevo collaborare con Sky, è un network che sta rivoluzionando la tv. Io sono un uomo molto curioso, molto desideroso di esplorare, nonostante non abbia più 18 anni. La mia curiosità credo sia stata la mia fortuna".