Luca Zingaretti nella prossima stagione televisiva interpreterà un nuovo personaggio. In questi anni, l'attore romano ha legato la sua immagine a quella del commissario montalbano, la fiction che gli ha dato tanta popolarità.

Prossimamente il pubblico lo vedrà per la prima volta alle prese con un ruolo completamente diverso in un nuovo progetto targato Sky. La serie si intitola Il re, e proprio Zingaretti in un'intervista al Corriere della Sera ha ammesso che è stato piuttosto complicato per lui calarsi nei panni del protagonista.

L'artista ha rivelato che è stato impegnativo confrontarsi con questo personaggio sul quale ha lavorato negli ultimi due anni.

L'ex Commissario Montalbano ha dato qualche anticipazione sulle tematiche che verranno trattare nella nuova Serie Tv, sottolineando quanto sia delicato soffermarsi su ciò che accade nelle carceri italiane e sui disagi esistenziali che spesso devono affrontare i detenuti.

Un nuovo personaggio per lo storico protagonista de Il Commissario Montalbano

Le parole del protagonista de Il Commissario Montalbano invitano a riflettere: "Non ci rendiamo conto del livello di frustrazione psicologica a cui sono costrette le persone", riferendosi ovviamente a coloro i quali sono rinchiusi in galera.

Luca Zingaretti, per spiegare meglio la portata delle sue affermazioni, ha spiegato che in questo caso bisogna andare oltre il classico discorso del "se lo meritano" riguardante i detenuti che devono scontare le rispettive pene in carcere.

"C'è una dimensione del vissuto agghiacciante", ha specificato l'attore capitolino. Seppur in un modo diverso, nella serie Il re Zingaretti (com'è già accaduto ne Il Commissario Montalbano) è chiamato a ricoprire un ruolo che ha una certa responsabilità per ciò che rappresenta..

Il ruolo di Bruno, direttore di un carcere

Luca Zingaretti vestirà i panni di Bruno, direttore di un carcere.

L'artista, parlando del suo personaggio, ha detto che, se all'esterno può sembrare una persona "terribile", tuttavia è bene valutare il protagonista de Il re come uomo nella sua interiorità, ovvero un individuo che ha "l'ossessione del controllo".

L'interprete de Il Commissario Montalbano ha descritto in questo modo Bruno: "Nel suo delirio di onnipotenza crede di amministrare la giustizia.

Va al di là del terzo grado di giudizio". Zingaretti ha anche rivelato che, durante le riprese della serie televisiva, in alcuni momenti ha avuto dei dubbi su questo pesonaggio, ma poi si è reso conto che, invece, quest'esperienza gli ha consentito di arricchirsi ulteriormente come persona.

Infine ha auspicato che Il re possa essere utile al pubblico per un motivo preciso: "Spero costringa a riflettere".