Il mondo di Un posto al sole propone una carrellata di personaggi molto complessi, che meritano di essere approfonditi. Gli spettatori spesso si limitano a identificarli come eroi o cattivi, senza considerare il disagio interiore e le motivazioni che li portano ad agire in questo modo.
Di seguito verranno analizzati cinque di questi protagonisti, da Franco Boschi a Lara Martinelli.
Franco Boschi: un eroe pieno di fragilità
L'eroe di Palazzo Palladini si trova chiaramente in difficoltà dinanzi ai problemi quotidiani. Franco si sente un fallito. Il non essere riuscito a realizzarsi economicamente lo mette in una perenne condizione di insicurezza, che lo porta a sfidare i propri limiti per guadagnarsi il rispetto degli altri. Aver ucciso il padre violento ha segnato per sempre la vita di Franco, che adesso cerca spesso di essere una figura paterna per tanti ragazzi sbandati in cui si rivede.
Marina Giordano: vittima di un amore tossico
Marina è una donna apparentemente molto forte, eppure se si va ad analizzare a fondo il suo personaggio si nota una dipendenza emotiva da Roberto ai limiti del distruttivo. Per quanto l'imprenditrice, a una prima analisi, appaia sicura di sé, si nota benissimo quanto sia succube di Ferri. Il suo senso di inadeguatezza, dovuto all'età e al fatto di non poter dare un figlio a Roberto, la mette in una condizione perenne di sudditanza verso il suo amante/aguzzino.
Alberto: il 'cattivo' di Palazzo Palladini
Il personaggio di Alberto risulta molto più complesso di quanto possa sembrare a una prima analisi. È indubbiamente un uomo arrogante e prepotente, ma il suo desiderio di esercitare potere e controllo sugli altri, specialmente su coloro che percepisce come vulnerabili o deboli, deriva da un profondo problema di autostima. Alberto non ha mai accettato di aver perso la sua posizione sociale ed è arrivato al punto di tentare di togliersi la vita pur di rifiutare una vita modesta per i suoi canoni.
Cerruti e la paura di restare solo
Personaggio invischiato quasi sempre in vicende comiche e di cui è difficile cogliere le sfumature drammatiche. Cresciuto in una famiglia con un padre retrogrado e una sorella affettuosa e comprensiva, ma chiaramente autoritaria, Cerry ha avuto molte difficoltà a vivere liberamente la sua omosessualità. L'uomo mostra un forte bisogno di affetto e di rassicurazione, a cui si associa una costante paura di restare da solo.
Lara e la sindrome di Münchhausen
Tra i cinque Lara è quella il cui disagio emotivo risulta più lampante, tant'è che ha messo a rischio la vita di un bambino. A differenza degli altri quattro, Lara è chiaramente malata e potrebbe essere affetta dalla sindrome di Münchhausen. Questo disturbo comporta il fingere o nel caso peggiore causare sintomi fisici o psicologici a se stessi o altri al fine di ottenere attenzioni. Ciò può derivare da una bassa autostima, paura dell'abbandono o una difficoltà a gestire le emozioni.