In applicazione ad un decreto ministeriale del dicembre scorso, che recepisce un regolamento europeo del 2011, scatta in Italia l'obbligo della specificazione in etichetta dell'origine della materia prima per tutti gli alimenti lattiero-caseari, come il latte a lunga conservazione, il burro, i formaggi e lo yogurt.

Come cambieranno le etichette?

Nelle etichette dovrà essere indicato il paese di mungitura, di condizionamento e di trasformazione del latte. Secondo i dati dell'ISMEA tutti i consumatori saranno in grado di conoscere realmente l'origine delle materie prime.

Restano esclusi i prodotti DOP che seguono già una rigida normativa a parte che li regolamenta. Sempre secondo ISMEA, latte e derivati costituiscono oltre il 60% della spesa delle famiglie italiane. Si necessitava di una normativa che comunque è solo l'inizio di quella che si spera essere una procedura sempre più trasparente e chiara nei confronti di tutti i cittadini italiani.

Per la Coldiretti infatti, ben tre cartoni su quattro contengono latte che proviene dall'estero, così come le mozzarelle o le cagliate utilizzate per la produzione dei formaggi, senza che di questo i consumatori siano minimamente avvisati tramite l'etichettatura. L'etichettatura dell'origine dei prodotti lattiero caseari costituisce un traguardo per il nostro paese, ed una base di partenza per una sempre migliore trasparenza nella tutela dei consumatori.

Secondo il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina i cittadini devono essere informati correttamente per poter scegliere consapevolmente cosa portare in tavola.

Grande soddisfazione per le nuove etichette

Dai primi controlli campione effettuati nei vari supermercati dagli incaricati della Coldiretti risulterebbe che già due confezioni su tre risultano essere in regola riportando chiaramente paesi di origine e lavorazione del latte.

Per quanto riguarda invece i prodotti caseari quali formaggi e yogurt, la normativa prevede un periodo di transizione per il passaggio alle nuove etichette di 180 giorni, durante i quali dovrebbero essere smaltite tutte le scorte in essere e si dovrebbe provvedere all adeguamento delle etichette.

L'Italia è il più grande importatore di latte al mondo, e nel nostro paese finora entravano fino a 24 milioni di litri di latte tramite polvere, semilavorati, cagliate, che venivano utilizzati per essere imbustati o trasformati industrialmente in mozzarelle, yogurt, formaggi senza che di questo trasparisse nulla sull'etichetta.

Secondo Giansanti-Confagricoltura- questo è un passo importante per la trasparenza a favore dei consumatori.

Da oggi solamente i prodotti con latte munto, condizionato o trasformato in Italia, potranno avere la dicitura "origine : Italia." La strada per la completa trasparenza è ancora lunga, ma un primo passo è stato fatto.