Il 10 giugno è partito l'Archivio integrato antifrode gestito dall'IVASS, l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. Questo strumento servirà per prevenire e contrastare le truffe ed i sinistri gonfiati, una piaga delsistema assicurativo italiano la cui conseguenza èrenderei costi delle polizze italiane tra le più alte d'Europa.

Guerra alle frodi sulle rc auto

Il sistema si basa su un'interconnessione di dati e permetterà alle compagnie assicurative di punire i furbetti. L'archivio, spiega un articolo di Milano Finanza, prevede che nel momento stesso in cui l'impresa assicuratrice inserisce i dati dell'incidente stradale, venga automaticamente fornito un punteggio che stabilisce se il sinistro è a rischio truffa, con un valore compreso tra alto, medio e basso e la compagnia sarà obbligata ad agire se il rischio sarà valutato come alto.

Le compagnie riceveranno anche un punteggio sulla qualità dei dati. In questa prima fase di utilizzo del sistema ad essere connessi saranno i dati dell'IVASS, danneggiati e testimoni, i dati della Motorizzazione civile, gli archivi sui patentati, il registro dei periti, e i dati sulle auto dotate di scatola nera. I dati verranno incrociati.Entro la fine del 2016 saranno inseriti anche i dati riguardanti la lista dei veicoli rubati, il Fondo di garanzia vittime della strada e gli attestati di rischio. Previsto anche in seguito il casellario giudiziario e l'anagrafe tributaria.

Le truffe alle compagnie assicurative

Le truffe alle compagnie assicurative sono tra i reati più comuni in Italia. E' l'Istituto sulla vigilanza per le assicurazioni a svelare l'incidenza del fenomeno soprattutto al Sud: molto diffuso in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, ed è Napoli la città dove si registrano più sinistri in Italia e di conseguenza dove la polizza rc costa di più.

Spesso dietro a queste truffe si nascondono bande criminali. Finalmente operativo il regolamento recante la disciplina della banca dati sinistri, banca dati anagrafe testimoni e della banca dati anagrafe danneggiati, di cui all'art. 135 del decreto legislativo 7 settembre 2005, numero 209 - codice delle assicurazioni private, questo permetterà alle compagnie, tramite incrocio dei dati di evidenziare se ci sono ripetizioni di nominativi nei richiedenti indennizzi e nelle testimonianze, così da limitare le truffe ed i rincari delle polizze a danno di tutti.