Dopo l'avvenuta santificazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, il 19 ottobre prossimo, quando ci sarà la conclusione del Sinodo, Paolo VI sarà proclamato beato.
La Congregazione per le Cause dei Santi ha riconosciuto come miracolo, l'intercessione di papa di Paolo VI, per la guarigione di un bambino che non era ancora nato. In tempi non sospetti, il settimanale religioso "Credere", già aveva predetto questo riconoscimento importante e papa Benedetto XVI nel 2012, ne aveva discusso ampiamente delle "virtù eroiche" di papa Montini. La data della beatificazione è stata scelta in riferimento al Sinodo dei Vescovi, perché fu proprio Paolo VI a istituirlo, ma si vocifera che la celebrazione possa esserci all'inizio del 2015.
Per quanto riguarda la proclamazione della santità, e qui dipenderà tutto da Papa Francesco, potrebbe intraprendere un cammino più breve.
Il miracolo
Padre Antonio Marrazzo è il postulatore che ha preso in esame il miracolo, che riguarda una guarigione avvenuta nel 2001 negli Stati Uniti, di un feto in gravi condizioni arrivato al quinto mese di gravidanza, che presentava la rottura della vescica fetale, la presenza di liquido nell'addome e l'assenza di liquido nel sacco amniotico.
Le condizioni erano disperate e le diagnosi fatte dai medici non lasciavano speranza se non una morte certa per il feto. La madre, senza arrendersi, su suggerimento di una suora italiana si rivolse con la preghiera a Paolo VI, chiedendo una sua intercessione per una pronta guarigione di suo figlio.
Le analisi successive mostrarono un progressivo miglioramento fino a quando ci fu la nascita all'ottavo mese con un parto cesareo, con il neonato, oggi adolescente, che si presentò in buone condizioni.
Il 12 dicembre c'è stata una consulta medica del caso con il riconoscimento da parte della Congregazione per le Cause dei Santi, il 18 febbraio i teologi della Congregazione hanno riconosciuto il miracolo, e oggi da parte del consesso dei cardinali e dei vescovi: arriva l'ufficialità della futura beatificazione di papa Paolo VI.