La notizia è di quella che fa rabbrividire. Gli Stati Uniti e la Cina sono arrivate nei giorni scorsi a un potenziale scontro militare evitato davvero per poco. Il portavoce del Pentagono John Kirby ha riferito che un caccia cinese ha pericolosamente sfiorato martedì scorso per tre volte un aereo militare americano sopra le acque internazionali nella Cina orientale. Egli ha specificato che il velivolo militare di Pechino ha effettuato, a poco più di 200 chilometri dall'isola cinese di Heinan, una mezzo tonneau (un giro a 180 gradi sul proprio asse longitudinale) a 10 metri da un bireattore da ricognizione americano P-8 Poseidon (versione militare del Boeing 737) .

La manovra è stata ritenuta ostile dal momento che esso ha mostrato le armi che aveva sotto le ali. La Casa Bianca ha definito l'accaduto "una grave provocazione" e "una forte mancanza di professionalità" da parte degli avieri cinesi. Non è purtroppo la prima volta che è capitato un evento così grave. Nell'aprile del 2001 un caccia F-8 cinese si è avvicinato ad un altro aereo da ricognizione Usa, un quadriturboelica Lockheed Ep-3, tanto da entrarci in collisione e precipitare in mare mentre altri due caccia cinesi hanno costretto l'aereo Usa ad atterrare proprio sull'isola di Heinan. L'equipaggio è stato trattenuto per giorni e l'aereo mai restituito. La situazione delicatissima che si è creata è frutto di una tensione accumulata negli anni a causa di un aumento della presenza militare americana in Asia al fine di contenere l'influenza cinese nella zona proteggendo il Giappone dalla pretesa cinese di conquistare un gruppetto di isolotti disabitati ma ricchi di giacimenti di gas, cioè l'arcipelago delle Senaku e la Sud Corea da eventuali attacchi del Nord.

Il quadro geopolitico è aggravato anche dalle previsioni di buona parte degli esperti secondo i quali l'economia americana sarà superata, nei prossimi anni, da quella cinese che sta crescendo a ritmi più alti di quelli delle altre nazioni nonostante la crisi mondiale che è iniziata dal 2008.