Alle dure parole di Barack Obama che aveva dichiarato la sua intenzione di eliminare l'Isis e la minaccia da esso portato alla pace internazionale, i jihadisti hanno risposto pubblicando due video su YouTube, poi ripresi e diffusi dai media egiziani, nei quali hanno apertamente affermato di essere pronti ad andare in guerra contro tutti i Paesi che entreranno nella coalizione voluta dal presidente degli Stati Uniti ed anche contro gli Stati dell'Europa occidentale alleati degli americani.

Nei filmati coloro che combattono per lo Stato islamico hanno lanciato dei proclami ai propri seguaci e combattenti, affinché si preparino ad indossare cinture esplosive per farsi esplodere in numerosi attentati. In particolare, nel mirino degli jihadisti c'è la grande coalizione internazionale che gli Stati Uniti stanno cercando di realizzare per portare un attacco su più fronti. In queste ore, il segretario di Stato americano, John Kerry, si è recato in Egitto per avere degli incontri decisivi per la nascita di questa coalizione. Ad essa avrebbero già aderito 10 Paesi arabi, tra i quali ci sono l'Egitto, l'Arabia Saudita, il Qatar, l'Iraq e il Kuwait.

Una grande alleanza senza confini che possa sbarcare in Iraq e in Siria per stanare i sostenitori dello Stato islamico e combatterli senza esclusione di colpi. La minaccia proveniente dal mondo occidentale e dai vicini Paesi medio-orientali, però, non ha affatto demoralizzato l'Isis che, anzi, ha reagito prontamente chiamando a raccolta tutti i suoi uomini per rispondere agli attacchi occidentali col terrorismo. Nel frattempo, giungono notizie inquietanti in merito a circa dodicimila soldati iracheni che risultano dispersi in seguito ad un attacco lanciato a giugno dagli jihadisti nel nord dell'Iraq. Il timore è che molti di loro siano finiti nelle mani dell'Isis e quindi si teme fortemente per la loro sopravvivenza. Certamente, se a giugno la situazione era delicata, ora lo scontro si è fatto ancora più duro e si rischia davvero di arrivare ad una guerra senza confini.