Proseguono a ritmo serrato le indagini per cercare di scoprire la verità sul caso di Guerrina Piscaglia, la casalinga cinquantenne di Cà Raffaello, della quale si è persa ogni traccia dall'1 maggio di un anno fa. Gli inquirenti sono convinti che la donna sia stata assassinata da Padre Gratien Alabi, l'ex parroco di Cà Raffaello che pare avere avuto una relazione amorosa con la donna. Il religioso congolese si trova ancora in carcere, dato che la richiesta di scarcerazione, presentata dal suo avvocato Luca Fanfani, è stata rigettata dal Tribunale di Arezzo.

Sono infatti numerosi gli indizi che inchioderebbero Padre Gratien Alabi, il quale è sospettato di avere avuto una relazione sessuale a pagamento con una prostituta rumena di nome Cristina. Intanto, mentre, non si fermano le ricerche della cinquantenne di Cà Raffaello, sono emerse imporanti notizie su questo complesso caso, riportate dal "Corriere di Arezzo", che si sta occupando da tempo di questa triste vicenda. Ecco tutte le ultime indiscrezioni sul caso di Guerrina Piscaglia.

Clamorose rivelazioni del pizzaiolo etiope

Stando alle ultime indiscrezioni sul caso, nei giorni scorsi è stato interrogato Dawit, il pizzaiolo etiope con il quale la casalinga di Cà Raffaello avrebbe voluto avere una relazione intima.

L'uomo ha rilasciato una dichiarazione sconvolgente agli inquirenti: "Guerrina Piscaglia ha provato più volte ad importunarmi, dato che voleva un figlio da una persona di colore". Si tratta di parole shock, che se fossero confermate potrebbero contribuire alla risoluzione del caso. La cosa certa è che tra Guerrina Piscaglia e Dawit ci furono frequenti telefonate, come ha confermato più volte la Procura di Arezzo.

La testimonianza del pizzaiolo etiope potrebbe quindi dare credito ai sospetti degli inquirenti sulla gravidanza della Piscaglia. La donna, infatti, mandò un sms a Padre Gratien Alabi, rivelandogli di asepttare un figlio da lui. Gli inquirenti ritengono che il prete africano abbia ucciso la donna per paura che fosse coinvolto in uno scandalo. Vediamo se i risultati delle indagini confermeranno tale ipotesi degli investigatori.