Era finito anche lui tra gli indagati, come atto dovuto della Procura della Repubblica di Ragusa, dopo che trovò il corpicino del piccolo Loris Stival tra le campagne di Santa Croce Camerina, nella zona del vecchio Mulino dove era stato abbandonato privo di vita forse dalla mamma Veronica Panarello, che lo avrebbe ucciso strangolandolo con delle fascette di plastica. Adesso la posizione del cacciatore siciliano Orazio Fidone, già stralciata dall'indagine, va verso l'archiviazione.

Già stralciata la posizione del cacciatore che trovò il corpicino di Loris

"La posizione di Orazio Fidone - ha spiegato ieri all'Agi il capo della Procura di Ragusa, Carmelo Petralia - è stata già stralciata e stiamo richiedendo l'archiviazione". Unica indagata per l'infanticidio, dunque, resta la mamma Veronica Panarello, detenuta nel carcere di Agrigento con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere aggravato dal rapporto di parentela su disposizione di ordinanza di custodia cautelare della Procura di Ragusa confermata dal tribunale delle libertà di Catania e dalla Corte di Cassazione. Già notificato nei giorni scorsi l'avviso di conclusione delle indagini preliminari dal pubblico ministero Marco Rota.

Oggi (30 ottobre) scadono i termini per poter presentare eventuali richieste di interrogatori o memorie difensive da parte della difesa. L'avvocato della mamma siciliana presunta infanticida ha fatto sapere che non presenterà atti o richieste.

Veronica Panarello si sfoga in carcere: 'Mio marito ha un'amante'

"Stiamo finendo - ha detto ieri l'avvocato Francesco Villardita all'Agi - di esaminare tutta la gran mole di materiale.

Aspettiamo - ha spiegato il legale - che si fissi l'udienza davanti al giudice per le udienze preliminari". Intanto, secondo quanto emerso da una delle intercettazioni ambientali diffuse in tv da Mattino Cinque, Veronica Panarello, all'interno del carcere agrigentino di contrada Petrusa, confidandosi con una detenuta e un'assistente penitenziaria, ha fatto riferimento ad alcune voci di paese secondo cui il marito Davide Stival "ha un’amante".

Anche il marito, subito dopo l'arresto della moglie l'8 dicembre del 2014, disse: "Veronica ha avuto un amante", mettendo così sul tavolo della Procura della Repubblica di Ragusa una possibile pista "sessuale" attorno al delitto che poi però non ha trovato conferme investigative.