L’immensità dell’Universo è qualcosa di incredibilmente affascinante, ma anche un ostacolo significativo per permettere, con i mezzi attuali, di riuscire a fare scoperte molto lontane dal nostro Pianeta. Plutone fu scoperto “solo” nel XX secolo, e molti oggetti nella cintura di Kuiper nell’ultimo decennio. Da tempo si specula sulla probabile presenza di un oggetto al di fuori del nostro sistema solare, chiamato Pianeta X, che starebbe influenzando le orbite dei pianeti. Fino a questo momento, molte sono state le ipotesi sul tema, ma la comunità scientifica, continua a restare scettica di fronte a tale teoria.

Però ora, un team di astronomi afferma di aver trovato elementi significativi per dimostrare la presenza di questo discusso pianeta.

Il Pianeta X

Il termine Pianeta X è stato da tempo utilizzato, soprattutto negli ambienti complottisti, per far riferimento al mitologico pianeta Nibiru, portato alla ribalta grazie agli scritti di Zecharia Sitchin. La Scienza ufficiale ha sempre riso (fino ad ora) di questa teoria, dato che non c’era traccia di un pianeta al di fuori del nostro sistema solare. I ricercatori hanno utilizzato per le loro ricerche l’Atacama large millimeter/submillimeter array (ALMA) in Cile, per individuare oggetti oltre l’orbita di Nettuno. La ricerca è stata resa pubblica in arXiv, ma non ancora accettata e pubblicata dalla comunità scientifica.

Gli autori dello studio ci tengono a precisare che sperano che la scienza ufficiale possa controllare i risultati ottenuti e si dicono pronti a ritirare tutto in caso qualcuno riuscisse a trovare una spiegazione alternativa.

Le ipotesi

Secondo i risultati ottenuti, gli oggetti là fuori potrebbero essere due: uno chiamato GNA, che potrebbe avere le dimensioni dell’Irlanda e un altro potrebbe essere una super Terra, al limite del Sistema Solare, vicino la transizione verso Alpha Centauri. Gli astronomi non escludono che possa però trattarsi anche di nane brune. I documenti sono stati sottoposti all’analisi della prestigiosa rivista scientifica Astronomy & Astrophysics Journal.