Il27 gennaio si celebra Il giorno della memoria, la ricorrenza internazionale in ricordo e commemorazione delle vittime della Shoah:il 27/1/1945 veniva infatti liberato dalle truppe sovietiche il campo di concentramento di Auschwitz, che per la memoria collettiva rappresenta il lugubre emblema dell'olocausto. Seppure con un ritardo di decenni, la giornata è stata indetta dalla Assemblea delle Nazioni Unite con una risoluzione che risale al 2005: tutto il mondo unito ha definitivamente fissato quindi il momento del ricordo di una delle più terribili tragedie di cui l'Umanità sia stata al contempo vittima e carnefice.
L'Italia, in anticipo rispetto all'unanime consesso internazionale, aveva già istituito la giornata della commemorazione promulgando unalegge nel luglio del 2000: tale giornata vedrà pertanto il ripetersi, in tutto il mondo ed anche nel nostro paese, di cerimonie, iniziative incontri sull'argomento allo scopo di tenere vivo il ricordo nella coscienza collettiva delle atrocità subite da chi altra colpa non aveva che professare la religione dei propri padri.
Il fanatismo ideologico unito all'antisemitismo ha prodotto lo sterminio di massa
Gli effetti devastanti di tale binomio hanno comportato la soppressione sistematica di milioni di individui, cancellati dalla faccia della terra inseguendo il delirante scopo di purificare una razza.
Tanto abominio si è verificato coinvolgendo in una atroce macchina di morte numerosi partecipi, il cui numero insieme ai fortunati superstiti si sta diradando per l'inevitabile corso del tempo. Quanti insospettabili che, forse in un passato anche recente, abbiamo inconsapevolmente trovato distesi su una spiaggia romagnola, meta preferita del turismo balneare d'oltralpe, hanno preferito obbedire a degli ordini rinunciando con ciò per sempre alla loro umanità?
Alla memoria deve sempre seguire il monito
Il ricordo, non deve essere fine a se stesso: a parte la giusta commozione per le tante tantissime vite distrutte, deve essere sempre vivo e chiaro senza distinguo il monito contro tutti i fanatismi politici, ideologici e religiosi. Occorre dimostrare sempre con precise e concrete iniziative che non si tollererà più l'obbedienza a cieca e disumana, l'intolleranza, il pregiudizio religioso o razziale. Quanti stermini, seppure fortunatamente non delle stesse dimensioni della shoah si sono verificati dal 1945 a oggi, e quanti stermini si compiono ora nel mondo senza che si intervenga.