Per comprendere fino in fondo la questione siriana, basta dare un'occhiata alla mappatura attuale del Paese in questo scorcio iniziale del 2017. Se diamo un colore ad ogni forza che agisce all'interno dei confini, ne viene fuori un'illustrazione variopinta. Probabilmente l'unico colore che accomuna la Siria è il rosso del sangue di oltre 300 mila vittime (secondo dati ufficiosi sarebbero circa mezzo milione) da quando è iniziato il conflitto nel 2011. Dopo la presa di Aleppo, le zone controllate dal governo di Bashar al-Assad (in rosso nella foto, ndr) si sono estese ed oggi comprendono buona parte del territorio occidentale al confine con il Libano tra i governatorati di Damasco, Daraya, Homs, Tartus, Latakia ed Aleppo.

L'esercito di Assad controlla inoltre la città di Deir el Zor, al confine con la zona occupata dall'Isis e può contare su alcuni avamposti nell'area nord-orientale del Paese, attualmente a maggioranza curda.

Tra ribelli, curdi e Stato Islamico

Scacciati dalla città di Aleppo, i gruppi ribelli arabo-sunniti (in colore verde-acqua) occupano ora buona parte del governatorato di Idlib ed anche una 'fetta' del territorio la cui amministrazione un tempo aveva sede ad Aleppo. In quest'area ci sono inoltre 'sacche' nelle quali sono concentrate le milizie islamiste di Jabhat Fatah al-Sham, ex Fronte Al Nusra (in azzurro). L'opposizione è inoltre presente nella parte sud-occidentale della Siria, al confine tra Israele e Giordania, nel governatorato di Quneitra ed in parte del governatorato di Daraya.

Lo Stato Islamico (aree in nero) taglia praticamente in due il Paese e controlla una 'fascia' lungo i territori di Aleppo, Raqqa e Deir el Zor, fino al confine con l'Iraq. Lo scorso dicembre le forze del califfato hanno ripreso il controllo di Palmira, nel governatorato di Homs, ed allo stato attuale contendono al governo due aree, una nella zona di Homs ed un'altra al confine tra i territori di Homs e Damasco.

Sono inoltre presenti in un'altra piccola porzione di territorio tra Damasco e Daraya. La parte nord-est della Siria è maggioranza curda (in giallo), le milizie curdo-siriane sono presenti in una vasta zona di territorio che attraversa da est ad ovest i governatorati di al-Hasaka, Raqqa ed Aleppo, al confine con la Turchia.

Qui l'intervento militare turco alla fine della scorsa estate ha creato un 'cuscinetto' (in celeste) nella zona centro-settentrionale del territorio di Aleppo che confina con i territori occupati dall'Isis a sud e con un'altra porzione di territorio curdo ad ovest. Il resto del territorio siriano che, nell'immagine fornita dall'Istituto per gli studi sulla guerra con sede a Washington, è colorata in grigio, è attualmente sotto una sorta di controllo misto che vede agire più o meno tutte le forze impegnate in questo lungo e complesso conflitto.