Come accadeva tutti gli anni Martino Garau, 65 anni, ex ferroviere in pensione, stava preparando tutto per lo svolgimento della corsa “Sa sartill’e canna” - a cui domenica ad Oristano hanno partecipato centinaia di bimbi – quando si è sentito male e si è allontanato dalla folla per chiedere aiuto. Immediato l’intervento di uno dei medici presenti alla manifestazione in piazza Sant’Efisio che ha prestato i primi soccorsi al pover’uomo che poi è stato trasferito al Pronto Soccorso dell’ospedale “San Martino” di Oristano.

Dopo le prime cure i medici hanno chiesto l’immediato trasferimento a Cagliari dove però il cuore di Martino Garau ha cessato di battere.

Una tragedia che ha scosso Oristano e i tanti volontari dell’ “Associazione per la tutela e l’incremento dei cavallini di canna”, per la quale l’ex lavoratore delle ferrovie collaborava da anni.

Un malore improvviso

Tutto stava andando per il verso giusto domenica ad Oristano, nel quartiere “Su Brugu”. La manifestazione “Sartill’e canna” stava andando bene e tutti i volontari dell’ “Associazione per la tutela e l’incremento dei cavallini di canna” della Sardegna, stavano lavorando per permettere ai tanti bambini di poter utilizzare i tanti cavallini messi a disposizione. Intorno alle 17.30 però è accaduta la tragedia. Martino Garau – secondo quanto ricostruito dai tanti testimoni - stava accorciando i piccoli cavalli per poter farli utilizzare ai bimbi quando improvvisamente si è sentito male e si è allontanato con molta discrezione.

Subito soccorso dal medico presente alla manifestazione è stato prima trasferito all’ospedale San Martino di Oristano e poi a quello di Cagliari dove però il suo cuore ha cessato di battere improvvisamente, forse a causa di un infarto. I medici – nonostante tutte le cure – non hanno potuto fare niente per salvargli la vita.

Il ricordo degli amici

“Non vedeva l’ora di iniziare la nuova avventura – ricorda ancora scosso Flavio Fodde, il presidente dell’Associazione dei cavallini – è stato un fulmine a ciel sereno. Improvvisamente l’abbiamo visto allontanarsi dalla folla e appartarsi in un luogo riparato dove ha chiesto aiuto. Accusava un forte dolore al petto – assicura l’uomo – ma inizialmente non sembrava niente di grave”.

Con il passare delle ore però la situazione si è aggravata: “Era una persona da ammirare – assicura il presidente Fodde – sempre in silenzio lavorava per tutti e regalava un sorriso a chiunque lo incontrasse. Era un uomo buono e silenzioso”.