Una madre ha abbandonato il bambino che aveva da poco partorito tra i cespugli, destinandolo a una fine atroce: il piccolo è stato sbranato da cani randagi. A fare il macabro ritrovamento, è stato un passante nel villaggio di Rari, nello stato indiano settentrionale del Rajasthan, che ha notato qualcosa di anomalo tra la vegetazione fino a capire che la carne straziata erano i resti del povero corpicino. Ora la polizia indiana sta cercando la responsabile del crudele gesto.

Un atroce abbandono

Certo non si può stilare una graduatoria perché tutti gli abbandoni di neonati sono raccapriccianti, ma questa vicenda tra analoghi casi di cronaca spicca drammaticamente per la spietatezza del gesto della madre.

Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia indiana, chiamata a investigare sull'abbandono accaduto a Rari, la mamma dopo aver partorito il neonato di nascosto, di notte lo ha abbandonato in un luogo distante dal villaggio tra rovi e cespugli. Difficile che potesse salvarsi, a meno che non fosse stato trovato subito da qualcuno. Purtroppo però la scoperta del povero corpicino è avvenuta solo a distanze di ore e casualmente, giusto perché un uomo era andato a fare i bisogni inoltrandosi nella boscaglia, quando il piccolo era stato già attaccato da cani selvatici con le conseguenze che si possono immaginare. Ai soccorritori e agli inquirenti si è presentata una scena agghiacciante.

Crimini dettati dalla povertà

Secondo i media locali, il bambino sarebbe stato vivo quando è stato abbandonato tra i cespugli e sarebbe morto a causa della disidratazione oppure ucciso dall'aggressione dei cani, ma non hanno citato nessuna fonte a proposito. Sarà l'autopsia a stabilire le cause della morte, e quanto tempo possa aver vissuto dal momento dell'abbandono.

La polizia della vicina città di Kishangarh sta ora passando al setaccio gli ospedali locali per cercare di risalire, eventualmente, al nominativo di una donna che potrebbe aver partorito in una di queste strutture. L'abbandono dei bambini in India è purtroppo un fenomeno diffuso, legato a condizioni economiche di estrema povertà, pressioni culturali o a gravi disagi psichici della madre.

Abbandono neonatale e infanticidio

Ma senza bisogno di andare in India, si può verificare che l'abbandono neonatale è un triste fenomeno anche italiano. Secondo i dati di una ricerca condotta dalla Società italiana di Neonatologia, ogni anno su 550 mila bambini che nascono sono 400 i neonati non riconosciuti alla nascita dai genitori. E questo è pur sempre il "male minore". Anche se in Italia è possibile partorire in una struttura pubblica in modo anonimo e lasciare il bambino, purtroppo ci sono donne che partoriscono da sole, di nascosto, per poi abbandonare nei modi peggiori il neonato, spinte da situazioni di degrado economico, sociale, o da situazioni di grave difficoltà psicologica, fino anche ad ucciderlo.

Nel 62% dei casi si tratta di donne straniere, mentre sono italiane per il 37%. Italiana è anche Valentina Ventura, la mamma di Settimo Torinese che il figlio l'ha gettato appena partorito dal balcone: era frutto di una relazione extraconiugale. In effetti, può accadere che non ci sia differenza alcuna tra una madre di uno sperduto villaggio dell'India e quella figlia di una società "avanzata".