Arriva l'ennesima scossa per la chiesa e per il Vaticano, il Cardinale George Pell è stato incriminato per pedofilia e dovrà rispondere dinnanzi alle autorità il prossimo 18 luglio. I fatti sarebbero accaduti 50 anni addietro ma le accuse nei confronti del prelato sembrerebbero trovare fondamento per l'incriminazione del prelato.

Ennesimo caso di pedofilia per il Vaticano

La cronaca purtroppo racconta spesso di casi che affiancano gli uomini di chiesa agli scandali di pedofilia. Tra i tanti scandali che hanno colpito la chiesa, risulterebbe tra quelli più recenti quello del parroco a Napoli, accusato di aver ad adescato degli omosessuali in rete.

Della vicenda napoletana però, al momento si è a conoscenza della sola sospensione del prete e del suo allontanamento dalla sede in cui si prestava come uomo di fede. Ora per il Vaticano arriva a valanga lo scandalo che coinvolge il Cardinale George Pell, non un cardinale qualsiasi, ma il Prefetto degli affari economici del Vaticano, ossia uno degli incaricati di Papa Francesco a seguire una delle incombenze più importanti.

L'accusa per il Cardinale George Pell arriva dall'Australia

Ad incriminare il Cardinale Pell sono state le autorità australiane e la vicenda che lo vede come negativo protagonista sarebbe un presunto abuso sessuale su minore avvenuto a Ballarat, città natale di Pell e che all'epoca dei fatti, ossia negli anni '70, risultava essere la sede d'incarico quando era ancora nelle vesti di prete.

La polizia australiana dello Stato di Vittoria, oltre ad aver deciso di incriminare il prelato, ha invitato Pell a presentarsi a rispondere delle accuse per l'udienza fissata il prossimo 18 luglio.

Pell potrebbe anche rifiutarsi grazie alla città del Vaticano

Il Cardinale a seguito dell'invito a presentarsi in Australia per rispondere delle accuse di pedofilia avanzate nei suoi confronti, avrà l'occasione di dimostrare la sua buona fede non rifiutando l'invito, ipotesi che potrebbe accadere, poichè il parroco non sarebbe obbigato a lasciare Città del Vaticano per la mancanza di un accordo per l'estradizione.

Infatti tra Italia e Australia è in vigore un accordo di estradizione, ma per quello che riguarda Città del Vaticano questo accordo e nullo ed il Cardinale Pell potrebbe rifiutarsi di comparire, trovando rifugio proprio grazie alla Chiesa ed allo stato del Vaticano. Non si è ancora a conoscenza se il Papa prenderà provvedimenti cautelativi a seguito dell'ennesimo scandalo.