La Corte di Giustizia dell' Unione europea ha, recentemente, emesso una storica sentenza i cui effetti potrebbero propagarsi a macchia d'olio a tutti quei paesi, compresa l'Italia, che hanno un Concordato con la Chiesa Cattolica. Per quanto riguarda l'Italia, ci riferiamo ai Patti Lateranensi stipulati inizialmente dal governo del Regno d'Italia di Benito Mussolini l' 11 febbraio del 1929 e riconfermati, dopo attenta revisione, dal Governo italiano guidato da Bettino Craxi il 18 Febbraio 1984.
La sentenza affronta l'annosa questione delle esenzioni fiscali di cui gode la Chiesa Cattolica nei paesi in cui vigono tali patti concordatari.
E in sintesi afferma che, ogni qual volta tali esenzioni sono concesse per il sostegno di attività prettamente economiche, contrastano apertamente con la normativa europea sugli aiuti di Stato e dovrebbero, dunque, essere abolite.
La vicenda da cui si è originata la sentenza
La vicenda da cui è scaturito il principio giuridico affermato dalla Corte europea è quello di una congregazione religiosa spagnola della Chiesa Cattolica, titolare di una scuola religiosa nei pressi della capitale Madrid. La congregazione aveva intentato causa per vedersi rimborsati dallo Stato circa 24 mila euro per un'imposta comunale sulle costruzioni pagata per dei lavori di ristrutturazione della propria sala conferenze.
E questo in base, proprio, ad un accordo siglato tra il governo spagnolo e la Chiesa prima che la Spagna aderisse alla Ue. Accordo in cui sono ricomprese diverse agevolazioni ed esenzioni fiscali in favore della Chiesa Cattolica spagnola.
Inizialmente i giudici tributari spagnoli hanno respinto i vari ricorsi presentati dall'istituto religioso.
La motivazione addotta si imperniava sul fatto che quella struttura veniva utilizzata per impartire istruzione di primo e secondo grado, totalmente a carico dello Stato.Inoltre, vi si svolgevano attività extrascolastiche per le quali veniva richiesto di versare una quota d'iscrizione. Di conseguenza, l'istituto non aveva diritto al rimborso in quanto le suddette attività non erano di natura esclusivamente religiosa.
Principio poi riconfermato in sede europea dai giudici di Lussemburgo.
Le conseguenze per l'Italia e gli altri paesi con patti concordatari
Il principio enunciato dalla Corte europea, anche se riguarda un caso spagnolo, può avere notevoli ricadute anche in Italia. infatti, come qualcuno ricorderà, nel 2012 il Governo italiano cercò di ottenere una sentenza dalla corte in merito alla restituzione dell' ICI, ora IMU, non pagata dalla Chiesa Cattolica. E si vide soccombere, in sede di giudizio, perché, secondo i giudici europei, non era stato sufficientemente dimostrato che le agevolazioni concesse su quell'imposta operassero una vera e propria distorsione del mercato. Il principio giuridico dell' attuale sentenza ribadisce questo orientamento, ma, probabilmente, crea un precedente e apre la strada a nuovi contenziosi.