Il caso di cui ci accingiamo a darvi conto, è destinato a riaccendere le polemiche in tema di vaccini. Stando a quanto si apprende, una bambina di 9 anni è morta, a Roma, a causa delle conseguenze derivanti dal morbillo. La piccola, in realtà, è deceduta lo scorso aprile, ma la notizia è stata diffusa soltanto in questi ultimi giorni, in seguito all'inserimento del caso nel registro di sorveglianza dell'istituto superiore di sanità.

La piccola aveva 9 anni, era affetta da una malattia genetica, ovvero la cromosopatia, ed era stata ricoverata presso l'ospedale Bambino Gesù di Roma.

La sua patologia non risulterebbe incompatibile con la vaccinazione contro il morbillo: lo scorso 14 aprile, la bambina avrebbe cominciato ad accusare sintomi quali febbre e congiuntivite, mentre la diagnosi vera e propria di morbillo sarebbe stata confermata in laboratorio il 26 aprile. Purtroppo il quadro clinico della giovane paziente è andato aggravandosi ulteriormente col sopraggiungere di due complicazioni: una polmonite e un'insufficienza respiratoria, e proprio quest'ultima ne avrebbe provocato il decesso.

Alberto Villani, infettivologo dell'ospedale Bambino Gesù di Roma, ha spiegato che la piccola non era stata vaccinata per timore, ma in realtà avrebbe dovuto essere sottoposta al trattamento sanitario proprio perché la sua situazione era particolarmente delicata, a causa della patologia da cui era affetta.

D'altronde, il medico sottolinea che, proprio in casi come questo, riguardanti soggetti più deboli, una malattia infettiva come il morbillo può comportare complicazioni anche fatali.

Morbillo: cos'è

Il morbillo è causato da un virus appartenente al genere morbillivirus. Si tratta di un agente patogeno che presenta una elevata contagiosità.

Ha un periodo di incubazione che va dagli otto ai quattordici giorni: si manifesta con un'eruzione cutanea che, entro due o tre giorni, va ad interessare la faccia, poi si estende al collo, al tronco e agli arti. Trattandosi di un virus non esiste una terapia specifica, pertanto il trattamento consiste soltanto nell'attenuare i sintomi.

Le complicanze che possono verificarsi con più frequenza riguardano la dissenteria, l'otite media e la polmonite. Estremamente rara è, invece, l'encefalite acuta, che si verifica nello 0,1% dei casi. Recentemente è stato approvato un nuovo Piano nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita.