Stazione ferroviaria oramai un presidio stabile sempre più simile ad una discarica di persone che bivaccano e lo scalo merci conquistato dagli stranieri con grande disappunto da parte dei residenti.

Non succede nella periferia di un piccolo paesino ma a Barletta, uno dei capoluoghi della BAT (provincia di barletta Andria Trani ndr).

Un bivacco a cielo aperto

Devono aver preso alla lettera la locuzione “suolo pubblico” alcuni soggetti che sembra abbiano deciso di stabilire la loro residenza alla stazione ferroviaria di Barletta a pochi metri dal centro della città.

Evidentemente incuranti della vocazione turistica, almeno estiva, della città pugliese alcune persone che sembrano uscite dal film “Totò cerca casa”, stendono biancheria e usano i tombini fognari non si sa bene per quale motivo.

La situazione è a dir poco allarmante, con la hall dello scalo ferroviario presso cui transitano treni di tutte le categorie presa d’assalto da senzatetto spesso abbastanza brilli e turisti e pendolari che, per poter prendere il treno, devono districarsi fra i mendicanti che chiedono denaro come i concorrenti del grande fratello passano tra i fan quando escono dalla casa.

Allarme sicurezza

Oltre al disagio “logistico” per i passeggeri in transito presso lo scalo pugliese, inizia a profilarsi all’orizzonte anche un allarme di tipo sociale.

Ai tutori dell’ordine cominciano ad arrivare segnalazioni di donne che asseriscono di essere state importunate da alcuni extracomunitari.

Una ragazza di 26 anni ha dichiarato di "essere stata inseguita da un extra comunitario, che indossava una giacca militare e un cappello scuro", e un’altra donna ha dovuto chiamare i carabinieri, prontamente intervenuti, per soccorrere due ragazze che venivano importunate da un ragazzo di colore in orario di punta e tra l’indifferenza dei passanti.

La situazione non è certo delle migliori, ma tutto è reso più complicato dalla mancanza di forze dell’ordine che pone di fronte all’impossibilità di presidiare quotidianamente la stazione e lo scalo merci.

Ma nonostante la situazione preoccupante, e senza voler giustificare comportamenti illeciti, è proprio il caso di non fare di tutta l'erba un fascio.

Venerdì 17 marzo scorso infatti uno studente proprio di Barletta veniva aggredito verso le 21 nella stazione di Trani, a pochi chilometri da Barletta, e lasciato a terra senza sensi da due malviventi, in quell'occasione a soccorrerlo furono proprio alcuni senzatetto che chiamarono subito il 118.

Manovali anche nel crimine

Altra benzina sul fuoco per chi già accusa di tutti i mali d’Italia gli extracomunitari che arrivano nel nostro paese. I comportamenti rilevati non hanno certo scusanti ma, come ha riportato Marzio Baragli su lavoce.info nel novembre del 2016, la percentuale degli stranieri sul totale dei denunciati dal 2004 ad oggi è rimasta stabile a parte un aumento per i reati di scippo e rapina agli uffici postali.

Dopo l’accoltellamento del dominicano trentasettenne Antonio Rafael Ramirez, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, richiese l’intervento dell’esercito ma dalle statistiche le preoccupazioni del primo cittadino meneghino sembrerebbero infondate, infatti dal 1992 il tasso di omicidi (più alto al sud) in Italia è in calo costante, mentre aumentano scippi e furti in appartamento (reati più frequenti al centro-nord).

Stando ai dati forniti dal ministero dell’interno sembra che gli stranieri siano bassa manovalanza anche nel crimine, infatti i reati più remunerativi da “colletti bianchi” (corruzione e concussione, appropriazione indebita, insider trading e aggiotaggio) sono ancora ad appannaggio incontrastato degli italiani mentre è alta la quota dei denunciati stranieri per reati quelli come omicidi, lesioni, rapine in pubblica via, rapine in abitazione, furti in appartamento e contro gli esercizi commerciali e borseggi, senza dubbio gravissimi ma che sicuramente non cambiano la vita.