Generalmente, fare sport è una pratica salutare. Ma, come bene ci ricordano esperti del settore, non bisogna mai superare il limite. Esagerando - cosi come riporta uno studio recente dell'Università Mayo, negli Stati Uniti - si rischia di trasformare la pratica da salutare in svantaggiosa. Spesso, come successo nel caso sotto riportato, diventa causa di morte. Svariati infatti gli effetti spiacevoli: infarti e ictus su tutti, ma non solo, e la storia di Jessica è l'esempio più recente raccontato dalla stampa estera.

Drammatica la storia di Jessica

Le ultime notizie di cronaca ci riportano la storia di Jessica Lindsay, un'atletica ragazza australiana deceduta per disidratazione dopo aver sostenuto due anni d'intenso allenamento, senza un giorno di pausa. L'obiettivo della giovane era quello di trionfare in una gara molto importante di Muay Thai ( la disciplina, nota come "l'arte delle otto armi", è un'arte marziale e sport da combattimento thailandese). In vista dell'impegno, la ragazza si era posta la meta di perdere peso corporeo (arrivare a 64 kg), cosi da essere pronta per affrontare l'avversaria di turno. Ma qualcosa è andato storto: a rivelarlo ci ha pensato il Sun, che ha riportato sulle proprie pagine la drammatica storia della bella Jessica Lindsay, ecco quanto accaduto alla sportiva.

Eccesso di attività sportiva

Jessica Lindsay è deceduta per via di una grave crisi da disidratazione. Dopo tanto sforzo - come proferito dai medici che hanno cercato di salvarla - pare essere praticamente molto probabile andare incontro a quello che molti chiamano "choc termico": inutili pertanto i tentativi di rianimazione e svariati primi soccorsi ricevuti da Jessica subito dopo i sintomi del malore.

L'eccessiva voglia di trionfare in una gara agonista è risultata fatale all'atleta che, da due anni, era solita praticare intensi allenamenti di Muay Thai che, correlati forse ad un'alimentazione abbastanza scarna di liquidi, hanno provocato una reazione inaspettata nel suo fisico. Appena diciottenne, la Lindsay vede stroncata la propria vita oltre ovviamente al proprio il proprio sogno agonistico, per un eccesso di zelo nel praticare la disciplina sportiva.

Il 10 novembre il suo nome è stato cancellato dalla lista delle ragazze che dovevano salire sul ring per combattere. Per rimanere aggiornati basta cliccare sul "Segui", posto nei pressi del nome dell'autore dell'articolo appena letto.