Il 2017 è stato sicuramente l'anno del rap, sono infatti innumerevoli le certificazioni d'oro e di platino assegnate dalla FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) ai rapper italiani durante l' anno solare ancora in corso.

Diversi tipi di rap in classifica

Il rap è stato premiato in quasi tutte le sue forme e varianti: nella top ten degli artisti italiani più ascoltati su spotify nel 2017 troviamo infatti esponenti affermati del rap-pop che tanto piace alle radio, come J-Ax e Fedez, ma anche artisti appartenenti al mondo dell' hip hop più classico – seppur sempre al passo coi tempi – come Fabri Fibra o Guè Pequeno, quest'ultimo dominatore assoluto della classifica tra i rapper, preceduto nella graduatoria generale soltanto da Ed Sheeran.

Non mancano poi alcune giovanissime nuove leve come Ghali e Sfera Ebbasta – assieme al producer Charlie Charles sono probabilmente i massimi artefici della 'rivoluzione trap' che sta sconvolgendo il mercato discografico italiano – e Coez, che ha partorito un album di difficile classificazione, con molte parti rap, che è riuscito ad ottenere risultati strabilianti, sia in termini di ascolti sulle piattaforme di streaming che a livello di visualizzazioni dei video su YouTube.

La classifica

Ed Sheeran si è guadagnato il primo posto nella graduatoria degli artisti maschili più ascoltati su Spotify in Italia nel 2017, seguito da Guè Pequeno, che ha preceduto Ghali sul gradino più basso del podio. Quarto posto per J-Ax, il rapper milanese, recentemente divenuto padre, è riuscito a piazzarsi un gradino più in alto rispetto al suo socio e amico Fedez, che si è dovuto accontentare del quinto posto in classifica.

Al sesto posto troviamo Coez, seguito da Sfera Ebbasta. Ottava piazza per Fabri Fibra, che ha preceduto due mostri sacri della musica italiana come Vasco Rossi e Tiziano Ferro, rispettivamente nono e decimo in graduatoria. Ben 7 rapper – o parzialmente rapper – nella top 10 dunque, un risultato impensable fino a qualche tempo fa.

L'importanza dello streaming

Il recente avvento delle piattaforme di streaming digitale – Spotify in primis – ha letteralmente sconvolto molte delle dinamiche proprie del mercato musicale italiano, spalancando le porte al rap, un genere che troppo spesso le radio, i media, ed i principali canali di informazione generalista del nostro paese avevano sottovalutato, classificandolo come una moda passeggera.

Ma oggi più che mai – anche alla luce della classifica sopracitata – l'impressone è che questa forma di espressione sia stabilmente entrata nel linguaggio social(e) delle nuove generazioni, che sia ormai stabilmente penetrata nell'immaginario collettivo e sia quindi destinata a durare nel tempo.