The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains ha aperto il 19 gennaio, le porte al MACRO, museo d’arte contemporanea di Roma, sito in Via Nizza. La band pioniera della psichedelia fondata negli anni '60 che ha spostato i limiti del pop e del rock vincendo in un connubio perfetto con l’elettronica, ha segnato la musica del '900 grazie alla continua ricerca e sperimentazione sonora. I pink floyd sono già nella storia per una serie di album definiti dalla critica 'Pietre Miliari'. I Pink Floyd coraggiosi, visionari ed inarrestabili che nel corso degli anni hanno spostato sempre più in alto l’asticella delle loro performance, unendo alle loro sonorità una massiva parte visiva e creando veri e propri spettacoli multisensoriali.

Proprio su questo loro tratto distintivo si fonda The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains.

Un viaggio audiovisivo senza precedenti

Ideata da Storm Thorgerson e sviluppata da Aubrey ‘Po’ Powell dello studio grafico Hipgnosis che, lavorando a stretto contatto con Nick Mason, cofondatore e batterista del gruppo ed unico componente fisso nell'arco della sua trentennale carriera, è riuscito nell’impresa creando un viaggio audiovisivo ed offrendo una visione esclusiva e senza precedenti. A Roma si svolge la seconda tappa della mostra: nella città capitolina si respira davvero un’aria internazionale e di forte connessione con la band. Proprio Nick Mason ha ricordato in una recente intervista che a meno di 1 km di distanza dal MACRO, al Piper, suonò lo storico gruppo londinese.

Era il 18 aprile del 1968, la cultura beat era in pieno fermento e la band inglese, sconosciuta al pubblico italiano, saliva per la prima volta sul palco di “quello strano locale che si trovava in una grotta con una lunga scala per accedervi”, come ricorda il gruppo postando su Facebook una foto che li ritrae durante l’esibizione, a 48 anni di distanza.

Descritta dai quotidiani britannici come “impressionante” e “autentica festa per i sensi” è davvero la mostra dei record: dopo il lungo soggiorno durato cinque mesi alla Victoria and Albert Museum ha raccolto infatti più di 400 mila visitatori tra i quali alcune celebrità come Madonna, U2 e Foo Fighters.

Musica in mostra

In esposizione oltre 350 oggetti che raccontano il ruolo cruciale della rock band in diversi momenti: dalla colossale ricostruzione del furgoncino Bedford usato nei tour a metà degli anni '60, passando per Algie, lo storico maiale gonfiabile progettato nel 1976 da Roger Water per la copertina di Animals, divenuto successivamente una costante durante gli show dei Pink Floyd negli anni '80, arrivando al prisma a base triangolare, iconica figura della copertina dell’album The Dark Side of the Moon: questo e tantissimo altro, tra immagini, illustrazioni e cimeli che da metà secolo sono entrati, a pieno titolo, nella cultura pop.

Avanguardia sonora

'The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains' accoglie ed accompagna lo spettatore con le musiche e voci dei membri della band passati e presenti ed offre, grazie alla tecnologia audio avanguardista AMNEO 3D della Sennheiser, una Performance Zone davvero ineguagliabile. La creatività, il moderno surrealismo, la satira, il pionerismo psichedelico, ed una particolare visione del mondo approdate a Roma, sono davvero un’occasione da non perdere.