Per le donne, la scelta dello shampoo da utilizzare è un fatto delicato. Del resto,i capelli per il gentil sessosonoun aspetto fondamentale del proprio aspetto esteriore. E c'è chi ne attribuisce un ruolo preminente. Non a caso, proprio come accade per gli abiti, le scarpe, le borse e qualsivoglia accessorio, anche l'acconciatura ha subìto negli anni innumerevoli novità. Sebbene non manchino, come per tutti gli ambiti della moda, nostalgici ritorni al passato.Quanto allo shampoo, discorso che vale anche per gli uomini, le marche proposte sul mercato ormai non si contano.

E nelle pubblicità promettono anche la luna pur di accattivarsi il beneplacito del potenziale consumatore. Sfruttando anche volti noti del cinema o dello sport pur di far breccia nei pensieri del potenziale acquirente. Di recente, ad esempio, sta circolando uno spot con Federica Pellegrini per uno shampoo femminile. Mentre per quelli maschili ci si affida ovviamente ai calciatori, come Cristiano Ronaldo o Andrea Pirlo. Ma ci sono anche shampoo che, utilizzati, si sono rivelati tutt'altro rispetto a quanto promesso.

Il caso della linea Wen di Chaz Dean, celebre stilista di Los Angeles

Lo shampoo Wen, fondato dal celebre stilista di Los Angeles Chaz Dean, nello spot pubblicitario prometteva ''sensualità e morbidezza''.

Quando lo ha lanciato, Dean descriveva il suo prodotto come ''un perfetto mix di ingredienti speciali, non contenente sostanze tossiche per il cuoio capelluto quali alloro solfato di sodio o sostanze chimiche aggressive. Peccato però che molte donne abbiano fatto scattare una denuncia contro il prodotto giacché, dopo averlo utilizzato più volte, hanno notato una notevole caduta dei capelli con conseguente vistoso diradamento.

Postando altresì numerose foto sui social. Sono circa 200 le presunte "vittime" del prodotto, le quali hanno anche formato una Class Action. Così una delle vittime intervistate:“Non c’è giorno che non piango. Continuo a sperare che i miei capelli ricrescano”. Il diradamento accusato da molte di loro sarebbe "a macchia di Leopardo".

Come si difende l'azienda

Lo stilista statunitense si è difeso dicendo che si tratta di una minima platea della sua ampia clientela. L'azienda, nella persona del portavoce Joe Hixson, ha diramato un comunicato nel quale sostiene che la Wen si difenderà da tali accuse. Soprattutto perchè non c'è alcuna dimostrazione scientifica che supporti la tesi delle donne. La caduta dei capelli, continua, può avere varie cause. E conclude che si difenderanno legalmente.Fatto sta che il processoormai è partito, e le clienti danneggiate hanno in tutti i sensi ''un Diavolo per capello''…