Non che la scrittura italiana sia stata apprezzata poco nel tempo dai lettori non italiani, ma negli ultimi tempi c’è una vera e propria riscoperta della nostra letteratura. L’interesse coinvolge tanto i grandi autori come Umberto Eco, Andrea Camilleri, Alessandro Baricco, quantoi casi letterari come quello di Elena Ferrante o addirittura gli autori minori che raccontano l’Italia nascosta.

Dietro i dati confortanti sull’aumento degli acquisti e delle vendite ha parlato Giovanni Peresson responsabile dell’ufficio studi statistici sull’Aie: “credo sia cambiata la gestione editoriale.

Le case editrici mostrano più capacità nell’affrontare i mercati stranieri e nella compravendita dei diritti”.

Il noir italiano e l’accuratezza sui generi:

A destare il maggiore interesse sembra essere il noir, che soprattutto in Francia e Germania crea molti pareri favorevoli. Tuttavia è la scrittura di intrattenimento a suscitare il maggiore interesse, mentre il grande romanzo resta per il momento in tiepida salita nelle esportazioni. Alla base degli incrementi delle vendite ci sarebbe una notevole accuratezza sui cui gli autori italiani vanno modellandosi sui gusti più spiccatamente anglosassoni e americani: fanno scuola Michael Connelly, Ken Follett, Stephen King. I dati risultano poi essere ancora più confortanti se considerati nel lungo periodo, infatti nell’ultimo quindicennio dai 1800 titoli venduti si è arrivati a 5900 con un incremento del 228,6%.

Le vendite maggiori: cosa e a chi?

Nonostante l’affermarsi della letteratura di intrattenimento resta il romanzo il genere trainante delle esportazioni che rappresenta all’incirca un terzo della vendita, seguito dalla letteratura per l’infanzia e poi dalla saggistica che sta notevolmente perdendo terreno. Curioso osservare come siano gli spagnoli ad aver acquistato il maggior numero di testi mentre i francesi sono quelli più attratti dalla narrativa: “l’Italia profonda, quella nascosta e più spontanea, come quella di Camilleri attira il pubblico francese”, ci dice Marina Valensise, dell’istituto italiano di cultura di Parigi.

Ma non solo Europa. I mercati che fino a pochi anni fa, prima del 2007, ci erano assolutamente estranei, stanno accelerando le aperture e già in Cina, che pare essere pazza di Geronimo Stilton, si è avuto un aumento delle vendite del 111%, e gli editori turchi sono sempre più attenti alle nuove uscite.

Altro mercato interessante è quello statunitense in cui solitamente v’è poco accesso per le opere tradotte, ma proprio negli States, la letteratura italiana trova nuova verve. A regnare negli USA sono l’opera di Primo Levi e Giorgio Bassani.