Nel cuore pulsante di Manhattan il cibo incontra la moda come simbolo della sinergia tra creazione artistica ed ecososteniblità. Dopo il successo che la mostra, esaltante il made in Italy, “L’eleganza del cibo” di Bonizza Giordani Aragno e Stefano Dominella ha riscosso a Roma, è la voltadi New York, dove, a Chelsea Market, sono stati esposti gli abiti creati da emergenti disegnatori e dai più noti stilisti come Armani, Etro, Valentino, Gucci, Gattinoni, Ferragamo, Moschino, Biagiotti.

Made in Italy e States: un amore secolare

L’apporto significativo che la cultura italiana ha apportato a quella statunitense è ormai ben nota e ugualmente noto è l’amore che i cultori americani hanno per la Moda e il cibo del bel paese.

Per l’ideatore (sopra citato Dominella) della mostra quei due elementi ci rendono famosi nel mondo ed anche da quelli gli artisti hanno potuto trarre ispirazione. Presenti all’evento anche personaggi illustri come Raul Bova, nel ruolo di padrino che non si lascia sfuggire: “NY ha una storia che appartiene anche a noi italiani. Siamo arrivati come immigrati e poi abbiamo portato qui tutto ciò che di bello c’è nel nostro paese”. E Vincenzo Amendola aggiunge, sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri. “La forza del nostro paese che viene svalutata, trova nelle opere di questi artisti grande verve, coi quali riusciamo a parlare discorsi di grande apertura”, le parole del sottosegretario.

Maurizio Forte invece: “la mostra fa parte del piano speciale lanciato dal governo italiano per promuovere la moda e l’alimentare tricolore negli Stati Uniti”.

Le ispirazioni degli artisti:

Tra i tanti abiti esposti, cinquantotto in tutto, spiccano l’opera di Armani ispirata al bambù, che fa parte della collezione Privè, quella di Etro, che ha saputo rendere “vestiario” il detto “noi siamo ciò che mangiamo” con le immagini digitali, dei fastosi banchetti italiani in cui regnano frutti di mare e pasta. E poi Salvatore Ferragamo, che usa materiali poveri come canapa, rafia e sughero. In mostra ci saranno le calzature provenienti da archivi storici della sua Fondazione.