La legge sull'utilizzo delle buste di plastica biodegradabili ha reso l'Italia pioniera nel campo del consumo degli shopper tra gli Stati membi dell'Unione Europea, ma tanti sono ancora i commercianti "furbetti del sacchetto". Vengono infatti ancora distribuiti vecchi shopper non biodegradabili, l'ultimo caso qualche giorno fa.

80% dei negozianti usa shopper illegali

La legge che regolamenta la distribuzione di sacchetti di plastica tra gli esercizi commerciali è entrata in vigore il 24 marzo 2012, il regime sanzionatorio nel 2014 quindi ci troviamo di fronte a una legge in piena autonomia.

Ciò nonostante vengono ancora sequestrate nei negozi e tra gli ambulanti vecchie buste di plastica ormai fuori legge. La Guardia di Finanza ha sequestrato nella giornata di mercoledì 5 aprile circa 18.000 shopper illegali in cinque esercizi commerciali nel Veneto, nella provincia di Rovigo, di cui uno italiano e quattro cinesi.

Il fenomeno ovviamento non è circoscritto m è diffuso su tutta la penisola, i dati di Assobioplastiche non sono certo incoraggianti, infatti viene stimato che l'80% dei commercianti italiani su ancora i vecchi sacchetti altamente inquinanti. Al quotidiano Libero il presidente il presidente di Assobioplastiche, Marco Versari commenta: “Vogliamo ringraziare la Guardia di Finanza e il comando provinciale di Rovigo per l’operazione svolta.

Il settore degli shopper per asporto merci vive in una condizione di illegalità inarrestabile con 60 buste su 100 in circolazione assolutamente fuori norma".

Cos'è il Mater-Bi

Le buste di plastica biodegradabili previste dalla legge sono composte dal mater-bi che si differenza dalle plastiche tradizionali per la capacità di biodegradare, lasciando come scarti metano, anidride carbonica e acqua, il processo viene svolto da microrganismi in maniera del tutto naturale.

Brevettato e in circolazione già dai primi anni Novanta da un'azienda italiana di Terni è ora divenuto fondamentale per adempiere alla legge sui sacchetti di plastica per asporto merci. La bioplastica è costituita da cellulose vegetali e amidi che combinandosi tra loro formano una sostanza abbastanza rigida ma biodegradabile.

L'istituto di ricerca Ipsos ha rilevato in questi giorni che gli italiani apprezzano i bioshopper, più della plastica, ma vorrebbero più informazioni a riguardo, nel tweet allegato si può scaricare la ricerca a riguardo.