A causa dei naufragi che hanno coinvolto migliaia di migranti in queste ultime ore, provocando la morte di oltre 700 uomini, l'Unione Europea ha deciso di prendere posizione, promuovendo un piano d'azione mirato essenzialmente a frenare questo traffico di vite umane.

Piano d'azione in 10 punti

In occasione del vertice straordinario previsto per giovedì 23 sarà presentato il piano d'azione che, se approvato, verrà proposto in linea ufficiale, il prossimo 13 Maggio. Il programma stilato in 10 punti, mira a voler attuare un vero e proprio piano militare volto a distruggere i barconi prima della partenza, ma anche a rafforzare Frontex e consentire interventi al fine di migliorare le condizioni dei paesi d'origine dei migranti.

Il premier Matteo Renzi ha sottolineato come, finalmente, l'Unione Europea stia dimostrando solidarietà nei confronti di queste condizioni di disagio umanitario e ha aggiunto che soltanto restando uniti si possono raggiungere risultati concreti. Il ministro Angelino Alfano, invece, chiede un piano legale internazionale ed immediato, che autorizzi i militari a poter intervenire tempestivamente affondando e colpendo i barconi allo scopo di bloccare il lavoro dei trafficanti di vite umane che da troppo tempo ormai si rendono complici di stragi gravissime, poichè, se questo intervento avvenisse senza un' autorizzazione internazionale scoppierebbe una vera e propria guerra.

Interventi concreti

Da ormai troppo tempo l'Unione Europea e l'ONU, insieme alle massime cariche, si propongono nei vari vertici e nelle tavole rotonde di voler intervenire al fine di dare un freno a questo scempio.

Tuttavia, ad oggi nulla è stato fatto concretamente e i numeri delle vittime, in queste ultime ore, sono la conferma di tante chiacchiere inutili.

Cosa dobbiamo aspettarci, dunque, dal prossimo vertice? Sembra che ormai da tempo sia stata dichiarata una vera e propria guerra umanitaria. I buoni propositi e le belle parole non servono più a lenire le sofferenze dei migranti, alimentando le tasche degli scavisti che continuano a guadagnarci seminando disperazione e morte.

Speriamo, dunque che questo piano possa essere concretamente realizzato, permettendo di tirare quel freno per ridonare dignità e futuro a questa povera gente e consentirgli di rimanere nei loro paesi oppure di giungere a destinazione in modo sicuro e dignitoso.