E' stato presentato lo scorso 10 luglio 2014 al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur) le rilevazioni degli Invalsi 2014, l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione che annualmente fornisce i risultati dei livelli di apprendimento degli studenti della Scuola italiana limitatamente alla comprensione della lettura e della matematica.

La presentazione del Rapporto 2014 è stata condotta dal presidente dell'Invalsi Anna Maria Ajello coadiuvata dal responsabile Area Prove, Laura Palmerio, dal dirigente di Ricerca, Roberto Ricci e dal direttore generale, Paolo Mazzoli alla presenza del sottosegretario Roberto Raggi che ha aperto i lavoro.

Le prove degli Invalsi: i numeri

Le prove degli Invalsi hanno assunto il carattere di universalità, riguardando sia le scuole statali che paritarie per un totale di circa 13 mila e duecento scuole ed oltre 122 mila classi. Gli Studenti coinvolti sono stati 2.287.745 e i fascicoli circa 7 milioni (6.863.235). Le prove si sono svolte lo scorso 6 maggio per le classi II e V primaria (Italiano), il giorno successivo per le prove di Matematica, il 13 maggio le classi II secondaria di secondo grado e il 19 giugno la prova nazionale della classe III secondaria di primo grado.

Invalsi: i risultati raggiunti

Le prove degli Invalsi hanno permesso di mettere in rilievo la diminuzione del divario tra le regioni, nonché il recupero degli istituti tecnici rispetto ai licei, soprattutto per quanto riguarda la Matematica.

Proprio il Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ha voluto sottolineare come le prove degli Invalsi restituiscono una fotografia della situazione della scuola italiana e degli alunni. Ma la scuola italiana deve mirare al miglioramento grazie anche all'autovalutazione e alla valutazione esterna, due strumenti che permettono di superare i punti di debolezza del sistema scolastico e di rafforzare ciò che sicuramente funziona.

In particolare, gli obiettivi da raggiungere possono essere così raggruppate:

  • Inserimento degli Invalsi nel più ampio Sistema nazionale di valutazione;
  • Consolidamento della rilevazione e coinvolgimento di settori finora esclusi;
  • Verrà rafforzato il sistema di restituzione dei dati soprattutto dal punto di vista della tempistica, eventualmente con l'introduzione di componenti tecnologici per la raccolta dei dati stessi (uso del personal computer);
  • Rafforzamento della valenza per la scuola della misurazione e delle azioni per superare il fenomeno del cheating.

E' possibile prendere visione del Rapporto completo degli Invalsi sul sito www.invalsi.it.