Accanto alla novità del tfr in busta paga, la Legge di stabilità per il 2015 contiene, tra le altre, una misura che mira alla riduzione della disoccupazione ovvero il bonus assunzioni.

Ma riuscirà il bonus assunzioni voluto dal Governo Renzi a garantire nuova occupazione?

Andiamo a vedere nel dettaglio che cosa prevede il bonus assunzioni (o dovrebbe prevedere visto, che al momento, quello che circola tra gli addetti ai lavori, è solo la bozza del ddl). A partire dal 1 gennaio 2015 le assunzioni a tempo indeterminato di nuovi lavoratori saranno esentate dal pagamento dei contributi Inps per tre anni.

Attualmente il contributo dovuto dalle imprese è del 32,70% mentre quello a carico del lavoratore è del 9,19%. Il limite massimo sul quale calcolare l'agevolazione è di euro 6.200 annui per un risparmio nell'arco dei tre anni di 18.600 euro. La soglia di retribuzione sulla quale si godrebbe completamente dell'agevolazione è di poco al di sotto dei 20.000 euro.

L'agevolazione non sarà valida per tutte le tipologie di lavoratori, restano, infatti, esclusi i lavoratori agricoli, domestici e apprendisti. Per aver diritto al bonus contributivo i lavoratori neo assunti non devono aver prestato negli ultimi sei mesi attività di lavoro dipendente a tempo indeterminato (anche presso altre aziende).

Di contro Il bonus previsto per le nuove assunzioni andrà ad eliminare altri due benefici previsti per i datori di lavoro:

· lo sgravio contributivo previsto dalla legge. n. 407/1990 relativo all'assunzione di lavoratori disoccupati di lunga durata nella misura del 50% e che per le imprese artigiane e per le aziende di qualsiasi tipo operanti al Sud arrivava al 100% sempre per tre anni.

· l'incentivo ex art. 7, c. 9 del D.Lgs. n. 167/2011 che consentiva di prolungare di un ulteriore anno i benefici contributivi, alla scadenza del periodo di apprendistato

La misura dovrebbe incontrare secondo le intenzioni del governo Renzi il favore degli imprenditori, tanto che qualche ministro si è spinto a dichiarare, negli ultimi giorni, che potrebbe portare ad avere circa 800.000 posti di lavoro in più.

Qualcun altro in tempi recenti ne aveva promesso addirittura un milione! Sappiamo tutti com'è andata a finire. Ci auguriamo comunque che la misura porti realmente a delle nuove assunzioni ma ci permettiamo di dubitare, purtroppo, sui numeri attesi.