Galvanizzato per l'approvazione alla Camera dei Deputati della "sua" legge delega sul lavoro (Jobs act), il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti torna oggi a riaccendere le speranze dei lavoratori arrivati a una certa età annunciando una riforma Pensioni che preveda per tutti la pensione anticipata che al momento prevista solo per i lavoratori pubblici nella riforma Pa e pensioni che porta la firma del ministro della Pubblica amministrazione e della Semplificazione Marianna Madia.

Riforma pensioni 2015, ultime novità dal ministro Poletti: tema flessibilità uscita è in agenda

"Il tema della maggiore flessibilità in uscita verso la pensione - ha detto oggi il ministro del Lavoro rispondendo ai cronisti sulla riforma pensioni e le modifiche alla legge Fornero - è in'agenda".

"E' un tema in discussione da tempo - ha sottolineato il ministro Giuliano Poletti parlando della pensione anticipata - ed è un problema reale". Tuttavia il tema della pensione anticipata a 62 anni per tutti i lavoratori - come chiedono i sindacati e la minoranza del Pd - è scottante dal punto di vista dei conti pubblici. Non a caso il ministro del Lavoro ha spiegato che per poter prevedere nuove forme di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro "servono risorse". Risorse finanziarie che al momento non sono previste nella Legge di Stabilità 2015. "Il tema - ha ribadito Poletti parlando della pensione anticipata - è in agenda".

Jobs act, Pd diviso, Poletti alla minoranza: abbiamo bisogno di collaborazione responsabile

A proposito del Jobs act ora al vaglio del Senato della Repubblica e delle divisioni nel Pd il ministro Poletti spiega che "ci vuole un cambiamento radicale, sia per gli imprenditori sia per i lavoratori" manda a dire ai suoi "compagni" di partito, in particolare alla minoranza Pd rappresentata da Pippo Civati, Gianni Cuperlo e Pierluigi Bersani che "abbiamo bisogno di collaborazione responsabile.

Inutile - ha detto il ministro del Lavoro - sbandierare dei bandieroni, non solo da parte del sindacato".

Riforma pensioni e Legge di Stabilità 2015, Guidesi (Lega Nord): su pensioni d'oro beffa di Renzi

Intanto la Lega Nord di Matteo Salvini, che sulla riforma pensioni propone l'abolizione della legge Fornero, attacca il Governo Renzi sull'emendamento per i tagli alle pensioni d'oro presentato in commissione Bilancio e Finanze della Camera dei Deputati presieduta da Francesco Boccia (Pd).

"Nonostante le pressioni della Lega Nord per cancellare le pensioni d'oro - ha scritto in una nota stampa il capogruppo della Lega Nord in commissione Bilancio alla Camera, Guido Guidesi - il Governo Renzi fa il gioco delle tre carte e presenta un emendamento beffa che riguarda solo gli assegni ai grand commis liquidati dal 2015. Ancora una volta - ha aggiunto il parlamentare leghista commentando l'emendamento del governo sulle pensioni d'oro - gli annunci di Matteo Renzi si sono rivelati della grandi menzogne".