Il Governo Renzi ha previsto una serie di misure rivolte a dare aiuto alle fasce più deboli della popolazione. Il lavoro iniziato con la Legge di Stabilità è poi andato avanti con la Legge Delega sulla povertà, segno che nonostante tutto, si lavora per quei soggetti che gravano in condizioni di povertà o quasi. Proprio con la Legge di Stabilità, il Governo a varato la Social Card, una specie di carta di credito dove saranno caricati soldi per consentire ai più deboli di vivere in maniera più dignitosa.

Partenza entro fine mese?

La Social Card non va confusa con la Carta Acquisti, quella che viene concessa agli anziani sopra i 65 anni ed alle famiglie con minori fino a 3 anni con redditi bassi.

Questa Social Card, che ha già conosciuto una prima fase sperimentale nel 2015, in 12 grandi città italiane, adesso sarà avviata in tutto lo stivale. A dire il vero, questo nuovo istituto non è ancora richiedibile perché bisogna aspettare il decreto attuativo, quello ministeriale che di norma esce entro 60 giorni dall’approvazione di un provvedimento. Essendo questo nuovo strumento, nato con la Legge di Stabilità, in vigore dal 1° gennaio è evidente che a giorni, tutto dovrebbe essere pronto.

Soggetti interessati

La Social Card come dicevamo verrà erogata a soggetti in determinate condizioni familiari e di reddito. Prima tra tutte, lo stato di disoccupazione dei componenti il nucleo familiare, al cui interno ci deve essere anche un minorenne.

Altri requisiti necessari saranno, l’essere cittadino italiano, comunitario o extracomunitario con permesso di soggiorno di lunga durata ed avere un Isee inferiore a 3.000 euro con patrimonio mobiliare inferiore agli 8.000 euro. Importante anche non avere nuove auto immatricolate nei 12 mesi precedenti la domanda e non avere una casa di proprietà con un valore catastale, quello che poi si inserisce nella DSU per l’ISEE, superiore a 36.000 euro.

Come funzionerà e quanto erogherà

Le cifre sono state già stabilite dalla Legge di Stabilità, ma come dicevamo, per il meccanismo di domanda bisognerà attendere il classico start-up con il decreto ministeriale. Le domande comunque dovrebbero essere fatte all’Inps, allegando la dichiarazione Isee e lo stato di famiglia, cioè i due documenti che attesteranno lo stato di difficoltà ed il rientro nei requisiti necessari per questa forma di sussidio.

La durata di erogazione sarà di 12 mesi che potranno essere prorogati producendo la documentazione che attesti come lo stato di difficoltà non sia stato superato. Per i nuclei familiari composti da due individui, l’importo erogato sarà di 231 euro. Per gruppi di tre componenti invece si salirà a 281 euro al mese, fino ad arrivare a nuclei familiari di 5 o più componenti dove è previsto l’importo massimo di 404 euro al mese.