I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato una prossima manifestazione unitaria a sostegno della proposta di flessibilità in uscita dal lavoro del presidente dell’Inps, Tito Boeri.

Le novità di oggi 14 marzo sul fronte pensione vedono, infatti, la quotidiana uscita di Boeri per l’introduzione della flessibilità che trova un’altra inaspettata sponda nei tre sindacati confederali che, sulla scia di quanto già fatto nei giorni scorsi dalla Federmanager, si pronunciano a favore della proposta di Pensioni anticipate con penalizzazioni.

I sindacati Cgil, Cisl e Uil: manifestazione unitaria per la flessibilità

I leader sindacali sembrano aver finalmente rotto gli indugi a favore della flessibilità in uscita dal lavoro per superare le restrizioni imposte dalla legge Fornero, dopo le pressioni provenienti non più dai soli fautori della proposta, Tito Boeri e Cesare Damiano, ma da esponenti trasversali al mondo politico e sociale.

‘Ci siamo incontrati con Camusso e Furlan’, ha dichiarato il segretario della Uil Carmelo Barbagallo, ‘e abbiamo deciso di prendere iniziative a breve’. Parole subito confermate dalla leader della Cgil, Susanna Camusso, all’uscita di un convegno alla Camera organizzato, che ha sostenuto la necessità di una grande manifestazione unitaria per spingere il governo verso l’introduzione della flessibilità al più presto.

Boeri insiste: ‘La flessibilità serve ora’.

Parole curiosamente simili a quelle che Tito Boeri stava pronunciando nel corso di un convegno organizzato dall’Università Cattolica: ‘la flessibilità serve adesso e non fra due o tre anni, perché l’emergenza è adesso’.

Il riferimento di Boeri, nel corso del suo quotidiano pressing sul governo, era alla disoccupazione giovanile che potrebbe avere benefici dal ricambio generazionale grazie allo stimolo delle pensioni anticipate.

A sostegno della sua tesi uno studio che ha evidenziato come nelle aziende sono presenti lavoratori trattenuti in servizio per effetto della legge Fornero, le assunzioni si sono ridotte in maniera molto più evidente di quanto accaduto alle aziende dove il problema non si è manifestato.

E’ chiaro quindi, è la tesi di Boeri, che la pensione anticipata, anche se con penalizzazioni, avrebbe l’effetto di favorire l’ingresso nel mondo del lavoro di molti giovani che potrebbero così cominciare a versare all’Inps i contributi per la loro futura pensione, altrimenti sempre più lontana.