Nonostante le rassicurazioni del governo, si continua a protestare per chiedere la riforma Pensioni 2016. Tornano oggi in piazza i lavoratori più penalizzati dalla legge Fornero che ebbe il via libera nel 2011 con il sostegno parlamentare della maggioranza di larghe intese che sosteneva il Governo Monti, ovvero gli esodati, rimasti praticamente senza stipendio e senza pensione malgrado il raggiungimento dei requisiti previdenziali già nel 2012. La manifestazione, come ha ricordato oggi la Cgil in un comunicato stampa, si svolgerà stamattina davanti alla sede del ministero dell'Economia e delle Finanze in via XX Settembre a Roma.

Pensioni, oggi nuova manifestazione di protesta contro il Governo Renzi

Al titolare del Mef, il ministro Pier Carlo Padoan, gli esodati e i sindacati chiedono di approvare l'ottava misura di salvaguardia e di trovare una nuova formula, magari la soluzione Quota 41 di anzianità contributiva, per il pensionamento dei lavoratori precoci che hanno cominciato a lavorare sin da giovanissima età. Al sit-in di oggi davanti al Mef, tra i sindacalisti, parteciperanno i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Vera Lamonica, Maurizio Petriccioli e Domenico Proietti assieme ai rappresentanti della Rete dei Comitati degli esodati e ai Comitati dei lavoratori precoci che da tempo portano avanti iniziative su Facebook come le lavoratrici che chiedono la proroga fino al 2018 della pensione anticipata con la formula Opzione donna.

Esodati davanti al Mef sollecitano l'approvazione dell'ottava salvaguardia

Secondo Cgil, Cisl e Uil, che sul fronte delle pensioni si trovano in sintonia con la minoranza del Pd di Renzi, occorre risolvere definitivamente la questione esodati che ancora coinvolge migliaia di lavoratori "bastonati" dalla legge Fornero che aumentò significativamente l'età pensionabile.

In pratica, i tre sindacati chiedono al Governo Renzi di approvare l'ultimo provvedimento di salvaguardia che possa definitivamente risolvere la vicenda di tutti gli esodati. Nello stesso tempo viene sollecitata all'esecutivo l'apertura del tavolo di confronto sulla riforma pensioni e in particolare sulla flessibilità in uscita.