Riforma Pensioni, l'esecutivo apre il cantiere. Ieri vertice a Palazzo Chigi tra il presidente dell'Inps Tito Boeri e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Stefano Nannicini dopo l'apertura alla flessibilità previdenziale da parte del ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan. Dalle prime indiscrezioni che vengono rilanciate dalla stampa, sarebbero tre le possibili strade all'attenzione del Governo Renzi.

Flessibilità, Tfr, prestito pensionistico: cosa studia il Governo Renzi?

La flessibilità in uscita verso la pensione anticipata ma con penalità del 3 o del 4%; il versamento del Tfr (Trattamento di fine rapporto) nei fondi pensionistici.

Infine la formula del prepensionamento col prestito pensionistico. "C'era un impegno ad aprire una riflessione nel 2016 - ha dichiarato oggi sulla riforma pensioni il responsabile economico del Pd Filippo Taddei - ed è esattamente quello che stiamo facendo". E sulla questione previdenziale e in particolare sulla questione flessibilità è intervenuta oggi anche la professoressa Elsa Fornero, ex ministro del Lavoro del Governo Monti, autrice di una delle riforme delle pensioni più contestate nell'ultimo trentennio, la cosiddetta legge Fornero che nel 2011 innalzo drasticamente l'età pensionabile che oggi è a 66 anni e sette mesi.

"Penso che misure generalizzate per consentire pensionamenti anticipati - ha detto l'economista piemontese in un'intervista pubblicata oggi su La Stampa di Torino - sarebbero molto costose e pericolose per il debito"

Inps: nel primo trimestre nuovi assegni liquidati scendono a 95mila

"Se proprio servono interventi in questo senso - ha aggiunto l'ex ministro del Welfare - si agisca in modo limitato, avendo ben in mente - ha sottolineato la 'madre' della riforma pensioni in vigore - i possibili destinatari".

Intanto, mentre si continua a discutere di riforma pensioni, un nuovo contributo al dibattito in corso arriva dai nuovi dati diffusi dall'Inps. Nel primo trimestre del 2016 i nuovi assegni pensionistici liquidati dall'Istituto nazionale per la previdenza sociale sono calati a 95.381 rispetto ai primi tre mesi del 2015, quando erano state 145.618.

La contrazione - secondo quanto rilevato dall'osservatorio Inps sui flussi di pensionamento - è del 34,5%". "Le pensioni - ha affermato Enrico Giovannini, ex presidente dell'Istat ed ex ministro del Lavoro che propose il prestito pensionistico - sono uno dei capitoli da affrontare, ma - ha aggiunto - non sono la priorità numero uno per l'Italia. L'urgenza di intervenire - ha sottolineato - riguarda piuttosto il problema della povertà, anche per i suoi riflessi - ha spiegato - sulla solidità del Paese e sulla ripresa economica".