Il sottosegretario al Miur, onorevole Davide Faraone, è intervenuto ai microfoni di Radio Rai, all'interno della trasmissione 'Bianco e nero', dove ha parlato ancora una volta di riforma, di precariato, di insegnanti e di concorso. Le dichiarazioni rese dall'esponente del Partito Democratico non mancheranno di far discutere, soprattutto in merito a quanto affermato sul rinnovo contrattuale dei docenti.

Ultime news scuola, venerdì 22 aprile 2016: Faraone a Radio Rai

'Stiamo andando avanti determinati e convinti che la riforma era quella che ci voleva per questo Paese - ha introdotto così la propria disamina il sottosegretario - abbiamo interrotto il percorso del precariato, una strada a cui era condannato chiunque volesse fare l'insegnante in Italia.

Chi decide oggi di fare un referendum, seppur legittimo perchè strumento democratico messo a disposizione dalla Costituzione, si sta contrapponendo al bisogno di innovazione e di cambiamento.'

'Qualche errore si commette sempre, ora penseremo anche agli stipendi degli insegnanti'

Il conduttore del programma ha poi chiesto a Faraone se ci fosse un punto o più punti che Lei avrebbe scritto in maniera diversa o che vorrebbe cambiare se potesse.

'E' chiaro che quando si fa una legge così imponente, qualche errore si commette sempre...è chiaro che nessuno pensa di avere azzeccato tutto. - così ha risposto Faraone - Devo dire che alla fine è venuta fuori una legge buona sotto tutti i punti di vista, non riesco ad individuare un elemento di crisi nella legge.

Semmai nell'applicazione della legge dobbiamo stare attenti affinchè gli obiettivi che si sono dati, poi alla fine si mettano in campo. Dovremo invece colmare un ritardo per quanto riguarda il tema degli stipendi agli insegnanti: noi abbiamo investito in questa legge tantissimi soldi, abbiamo privilegiato la stabilizzazione dei precari ma il prossimo passo sarà quello di adeguare gli stipendi degli insegnanti italiani a quello della media dei colleghi europei....questa è sicuramente la nuova sfida che ci aspetta.'

'Dovevamo assumere i docenti che avevano maturato il diritto all'immissione in ruolo'

Si è fatto presente all'onorevole Faraone come, in molti casi, gli insegnanti assunti non siano quelli di cui avevano bisogno le singole scuole sul piano del fabbisogno didattico.

'Noi dovevamo garantire l'immissione in ruolo di persone che avevano maturato i diritti a prescindere dalle classi di concorso che servivano alla Scuola e questi li abbiamo dovuto assumere tutti e li abbiamo dovuti immettere in ruolo - ha risposto Faraone - Dopodichè, abbiamo fatto il concorso e con le prossime immissioni che faremo, con una nuova selezione diversa rispetto al passato, riequilibreremo il tutto, correggendo quello che è andato storto.

Questo concorso è stato immaginato secondo i bisogni della scuola: quando si muovono 200.000 persone e se ne assumono oltre 63.000, qualche piccola criticità ci dev'essere ma credo che tutto si stia svolgendo in una perfetta tranquillità'.