Le ultime news di oggi 26 giugno sulla riforma pensioni APE 2016/2017 riguardano soprattutto le prospettive che si stanno aprendo a seguito della clamorosa sconfitta elettorale del PD alle elezioni comunali 2016. Il governo Renzi esce sicuramente indebolito dalle consultazioni e sembra essere sempre più chiaro che, in vista del referendum di ottobre, il premier debba cambiare strategia e stemperare il suo 'decisionismo': il tema previdenziale è sicuramente uno di quelli che pesa maggiormente sul calo di consensi elettorali ed è possibile che l'esecutivo opti per forme di apertura e di confronto maggiore.

Il dialogo con i sindacati prosegue, anche se a dominare è lo scetticismo: da un alto, infatti, i confederali si dicono contenti di essere stati convocati, ma dall'altro segnalano comunque una scarsa volontà politica di confronto reale. All'interno di questa situazione molto ingarbugliata, si segnala l'intervento di quella che viene definita sinistra Dem che sta lavorando a un pacchetto di proposte per rendere più 'accettabile' l'ipotesi dell'APE.

Le proposte della sinistra Dem e ultime news riforma pensioni oggi 26 giugno

Secondo la cosiddetta sinistra Dem, ripensare in maniera differente la riforma delle pensioni 2016/2017 potrebbe voler dire riavvicinare l'elettorato deluso al PD. Le ultime news raccontano di una sorta di piattaforma che la minoranza PD starebbe mettendo in campo per conciliare il ddl 857 e la riforma dell'APE: il punto di partenza, secondo Gnecchi e Damiano, è la riduzione al minimo delle penalizzazioni e dei costi finanziari legati al prestito pensionistico.

Si tratterebbe, insomma, di differenziare gli interventi a seconda della propria situazione: i disoccupati, i lavoratori precoci, coloro che svolgono lavori usuranti e gli invalidi non dovrebbero vedere gravato il proprio assegno pensionistico da nessuna forma di onere nella restituzione del prestito, che, come è stato sottolineato più volte, rappresenta una seconda forma di penalizzazione.

La prima, infatti, è quella sull'assegno, la seconda riguarda gli oneri aggiuntivi (gli interessi sul debito) che chi dovesse scegliere l'APE dovrebbe pagare.

APE e ddl 857: news riforma pensioni 2016/2017 oggi 26 giugno

Stando alle ultime notizie sulla riforma pensioni 2016/2017, il tentativo di Damiano e Gnecchi è quello di avvicinare l'APE al ddl 857: anche se dovesse rimanere il coinvolgimento delle banche e delle assicurazioni, che a Cesare Damiano non piace, l'idea sarebbe comunque quella di arrivare a una penalizzazione massima dell'8% e non del 24% come sembra si possa dedurre dai primi calcoli sull'APE.

Un secondo elemento che la sinistra Dem vorrebbe mettere in campo è quello di allungare di un anno la possibilità di anticipo: non 3 anni come previsto dall'APE, ma 4 anni come previsto dal ddl 857. Il terzo elemento della piattaforma, infine, riguarda alcune situazioni specifiche: innanzitutto, bisogna utilizzare il Fondo Esodati per chiudere la loro vertenza e finanziare l'ottava salvaguardia – sarebbe uno 'scippo' non usare fondi che sono stati già stanziati; in secondo luogo, bisognerebbe affrontare il nodo delle ricongiunzioni onerose. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.