Da qualche giorno è stato approvato dal Senato il decreto legge sul processo amministrativo telematico (145 voti a favore), il quale ha dato il via alla possibilità di rinnovare l'organico dei tribunali. Pertanto, il ministero della giustizia può procedere ad assumere nuove risorse entro il termine di 60 giorni dal decreto, il quale ha avuto luogo il 30 giugno. Ragion per cui si è in attesa del bando entro la fine di agosto. Tali assunzioni saranno da realizzare nel triennio 2016-2018. Saranno previsti contratti di lavoro a tempo indeterminato per un tetto massimo di mille risorse dell'amministrazione giudiziaria.

Il tutto avverrà sia tramite lo scorrimento di graduatorie ritenute ancora valide, sia per il tramite di procedure di concorso pubblico previsto ad hoc.

Saranno resi noti i criteri da seguire nella selezione e le priorità, unitamente allo scopo principale di dare un'immagine certa della struttura organizzativa degli uffici amministrativi dei tribunali, riportando decoro e professionalità a tutti coloro che direttamente o indirettamente lavorano nel settore dell'amministrazione della giustizia italiana. La novità del bando per l'assunzione di mille cancellieri, si inserisce in un contesto storico caratterizzato anche da altri imminenticoncorsi pubblici.

Nuovo bando dopo la fine degli anni '90: risultati sperati

Il ministro Orlando ha esternato che si tratta di una rilevante possibilità per tanti giovani. L'ultimo bando risale alla fine degli anni '90, quindi la rinnovazione generazionale con le annesse nuove competenze potrà dare sicuramente una nuova facciata ai tribunali del territorio italiano.

L'investimento avrà un costo di un miliardo e 600 milioni di euro. Per quanto concerne il processo amministrativo telematico, l'inizio è stato rinviato a far data dall'anno prossimo, fermo restando l'applicazione delle regole ad ora vigenti inerenti il processo per così dire cartaceo, fino alla data del 31 marzo dell'anno prossimo, ossia, del 2017. L'auspicio consiste nel darerisposte, chiarimenti e aiuti celeriai cittadini.