Le ultime novità pensioni oggi23 agosto raccontano le ultime dichiarazioni del premier Matteo Renzi durante la Versiliana. Sono molte le notizie che sono circolate in questi giorni e l'unica che sembra essere confermata è quella di una riforma Pensioni in più fasi. Quello che resta ancora da decidere (e sul quale, si spera, il governo intervenga presto) è il 'contenuto' di queste due fasi, cosa verrà approvato immediatamente con la legge di stabilità e cosa verrà rinviato al 2017. Nel frattempo, sono giunte nuove dichiarazioni di Cesare Damiano, il quale continua a spronare il governo Renzi a mettere in campo politiche sociali che possano ricucire lo strappo tra il paese e l'elettorato storico del PD.

Il governo Renzi torna a lavoro: ultime novità pensioni oggi 23 agosto

Le ultime novità pensioni raccontano dell'intervento di Matteo Renzi a Pietrasanta, durante la Versiliana. Il premier ha discusso anche di riforma pensioni e l'unica frase che si è lasciato 'sfuggire' è quella sulla necessità di un ritocco delle pensioni minime. Non è chiaro, però, a quale tipologia di intervento pensasse Matteo Renzi, se all'allargamento della quattordicesima per le pensioni più basse o a un bonus (sullo stile di quello da 80 euro) già promesso qualche tempo fa. Da queste parole, insomma, si evince che, oltre alla riforma APE, la prima fase potrebbe contemplare anche un intervento sulle pensioni minime. Il nodo da sciogliere, comunque, riguarda proprio l'APE: non piace ai sindacati (soprattutto alla Cgil e alla Fiom di Landini) e, soprattutto, non piace ai possibili diretti interessati.

La strategia del premier non può non tenere conto del clima 'referendum'.

Cesare Damiano contro Calenda: ultime novità pensioni oggi 23 agosto

Cesare Damiano è tornato a intervenire sul tema della riforma pensioni. Il suo bersaglio polemico è questa volta il ministro Calenda, il quale, quasi ripetendo le parole pronunciate alcuni giorni fa da Zanetti, ha ribadito come il governo debba pensare maggiormente allo sviluppo e alla crescita, mettendo in secondo piano la riforma del sistema pensionistico.

Le parole dell'ex ministro sono rivolte proprio a Matteo Renzi: gli ricorda, infatti, che la promessa è stata fatta e va mantenuta (anche in chiave 'referendum') e che le risorse da mettere in campo non possono essere inferiori a 2 miliardi di euro. Suscita, comunque, ancora scalpore il fatto che Cesare Damiano abbia dato il suo appoggio pieno alla riforma pensioni APE, la quale, come abbiamo già visto, non è particolarmente apprezzata né dai sindacati né dai diretti interessati.

Come ha sostenuto più volte Landini, è difficile che un pensionando possa accettare di indebitarsi per vedere riconosciuto il suo diritto alla pensione. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.