Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini sta per firmare il decreto che darà il via alla sperimentazione della Scuola breve: saranno cento gli istituti superiori, in prevalenza licei ma anche tecnici e professionali, che abbrevieranno l'iter in 4 anni e non più in 5, come da prassi.

Ne dà notizia l'edizione odierna del quotidiano economico 'Italia Oggi', ricordando i tentativi fatti in passato dagli ex ministri Luigi Berlinguer e Mariastella Gelmini.

Ultime news scuola, venerdì 4 novembre 2016: Giannini lancia la scuola 'breve', pronto il decreto

Già a partire dal 2010 venne avviata una minisperimentazione che ha riguardato solamente undici istituti: ora il ministro Giannini aumenta la 'quota' sino ad arrivare a cento con la prospettiva di estendere la sperimentazione ad una vera e propria riforma ordinamentale per tutte le scuole superiori di secondo grado.

Le scuole verranno selezionate attraverso un bando di gara ma visto che si partirà dal prossimo settembre 2017, il bando dovrà essere pronto, al massimo, entro la fine di dicembre in quanto le famiglie dovranno fornire la propria adesione al progetto, in quanto si tratterà di recuperare, nell'arco dei quattro anni, una media di circa 1000 ore, quelle che riguardano il quinto anno: teniamo presente che, attualmente, un liceo scientifico prevede 990 ore, il classico 1.023, l'artistico arriva addirittura sino a 1.155.

Scuola breve, ecco il decreto che avvia la sperimentazione per 100 istituti superiori di eccellenza

Sembra che il decreto che verrà firmato nei prossimi giorni dal ministro dell'Istruzione Giannini non preveda il recupero di tutte le ore ma è chiaro che agli esami di Stato si dovrà procedere alla verifica degli stessi apprendimenti e quindi le discipline non potranno subire 'tagli'.

Logico presupporre, quindi, che il calendario scolastico sarà, inevitabilmente, diverso e le ore giornaliere di lezione sono destinate ad allungarsi. La scuola 'oggetto' di sperimentazione dovrà puntare molto anche sull'uso di tecnologie e laboratori oltre che all'insegnamento di più discipline in lingua straniera. In buona sostanza, sarà un bel 'tour de force' sia per gli studenti, ma soprattutto per gli insegnanti.