Il mese in corso è ricco di scioperi nel settore dei trasporti pubblici. Le agitazioni hanno visto andare in scena lo scorso 7 novembre uno stop nel comparto aereo, che ha recato alcuni disagi ai passeggeri dei voli delle compagnie Meridiana, Air Italy e Vueling. Archiviata questa protesta sindacale, ne avremo un’altra tra non molti giorni, che andrà a coinvolgere lavoratori del settore pubblico e privato. Ad indirla è stata SLAI COBAS, ma ad affiancarla avremo anche la USI. Si tratterà di una manifestazione generale da nord a sud dell’Italia, di cui vedremo più nel dettaglio la data precisa e le motivazioni che spingeranno a scendere in piazza numerosi lavoratori.

Sciopero nazionale di SLAI COBAS a fine mese

È stato comunicato da diverso tempo che il giorno venerdì 25 novembre verrà interessato da uno Sciopero Generale di 24 ore. La protesta andrà in scena in concomitanza con la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Ad essere coinvolti saranno tutti i settori lavorativi, da quelli pubblici a quelli privati, passando anche per quelli cooperativi. L’agitazione riguarderà le lavoratrici a tempo indeterminato e non, poi le donne assunte con contratti precari o atipici, quelle disoccupate e le proletarie. Tutte, unite nella stessa battaglia, faranno sentire la loro voce. In programma a Roma ci sarà il presidio a Montecitorio dalle ore 9.30.

Tutti i comparti di aree pubbliche e private sciopereranno contro le mancate assunzioni in ruolo, gli ingenti tagli ai posti, i carichi di lavoro ed i blocchi del contratti C.N.L. da ormai diversi anni.

Tra le principali categorie spiccherà il personale ATA della scuola, ma non saranno da meno tutti quei lavoratori impiegati nelle aziende dei mezzi pubblici.

A tal proposito, segnaliamo anche lo sciopero del personale navigante (piloti e assistenti di volo) di Alitalia, indetto da ANPAC, ANPAV e USB Lavoro Privato. Tornando alla manifestazione nazionale, tra le motivazioni troviamo anche le condizioni generali di lavoro e vita delle donne, le quali tutti i giorni sono alle prese con la violenza, che sia essa di tipo familiare, sociale o lavorativa.

Viene chiesto anche di ridurre il limite d’accesso alle pensioni, introdurre un reddito minimo e stabilizzare i precari. Prima di lasciarvi, vi invitiamo a seguirci per ricevere altre notizie sui prossimi scioperi programmati in Italia.