Le ultime novità sulla riforma pensioni riguardano ovviamente l'imminente incontro che si terrà oggi 2 novembre 2017 tra Governo e sindacati, le aspettative sono molte, anche se i lavoratori temono di essere nuovamente delusi da un Governo che pare sordo alle esigenze dei propri cittadini. Tutti confidano nello stop dell'adv per il 2019, un innalzamento a 67 anni dell'età pensionabile sarebbe, per molti, un vero e proprio segnale di chiusura da parte dell'esecutivo. Cosa chiedono i lavoratori e cosa i sindacati?

Ultime su Riforma pensioni 2017, oggi 2 novembre incontro Governo-sindacati

Le donne iscritte al gruppo 'opzione donna proroga al 2018' hanno organizzato un'importante manifestazione a Montecitorio per l'8 novembre dalle 9 alle 13 con lo scopo di chiedere al Governo l'estensione della legge 243/2004 o meglio dei principi insiti in essa, vorrebbero poter scegliere se andare in pensione con un assegno ridotto oppure se restare al lavoro. Quello che chiedono, a gran voce, e che non venga tolta loro questa importante alternativa di pensione anticipata, che permetterebbe a tante donne anche disoccupate o con grossi problemi di salute o in difficoltà nell'accudimento dei propri cari di potersi ritirare dal lavoro mantenendo la propria indipendenza economica.

Un invito a lasciare che siano le donne a poter scegliere della propria vita lavorativa e/o pensionistica e non il Governo. Al momento pare che all'orizzonte si possa discutere dell'ape sociale in rosa e di bonus contributivi per quante hanno figli o hanno il gravame del lavoro di cura sulle loro spalle. D'Achille, lavoratore precoce, ha pochi giorni fa fatto una proposta al Governo, chiedendo di stoppare l'adv non sono per quanti compiono mestieri usuranti o gravosi, ma anche per i precoci tutti, per le donne e per i disoccupati.

Orietta Armiliato, referente e fondatrice del Comitato Opzione Donna Sociale, si è detta favorevole ad appoggiare tale importante iniziativa di 'buon senso', di parere favorevole anche diversi politici, i riferimenti nell'articolo.

Lavoratori precoci e Ape sociale, ricorsi e attesa lettere dall'Inps

I lavoratori precoci e coloro che hanno richiesto l'Ape sociale entro il 15 luglio avendo ricevuto nel quale il 70% dei casi un diniego all'accesso dei benefici, si sono mobilitati per fare ricorso.

Ricordiamo che dal momento in cui arriva la lettera i lavoratori hanno 30 giorni per poter presentare le proprie rimostranze ed aggiungere documentazione valida che attesti il contrario, ossia che il lavoratore aveva diritto al beneficio. Il sindacato ha fatto presente in più occasioni e in differenti note stampa che cercherà di far ampliare la platea degli aventi diritto alla quota 41 e all'ape sociale, l'Inps ha già ricompreso 3.000 domande precedentemente scartate. Quanti invece hanno ottenuto la risposta 'si diritto se rientra tra gli ammessi' stanno attendendo dall'Inps la lettera per posta ordinaria e/o raccomandata al fine di poter completare la seconda parte della domanda, e presentare quella effettiva che consentirà loro di accedere alla pensione anticipata e poter recepire l'assegno.

Facciamo presente che il lavoratore può comunque già presentare la seconda istanza, indipendentemente dal fatto di aver ottenuto la lettera da parte dell'Inps, perché essendo state accolte solo il 30% delle domande non vi saranno problemi di fondi, dunque tutti saranno ammessi in graduatoria.

I precoci non mollano, oggi presenti a Roma

Non appena terminerà l'incontro in cui come sempre saranno presenti una delegazione di precoci vi aggiorneremo sull'esito dello stesso. La conferma che avremo notizie attendibili e immediate giunge da una delle amministratrici del gruppo facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' che assicura la presenza all'incontro. Antonina Cicio, infatti, scrive nella serata di ieri: "Buonasera a tutti.

Domani 2 novembre ci sarà l'ennesimo incontro governo sindacati a Palazzo Chigi. Avvisiamo che il comitato romano, come sempre del resto, sarà presente per ricordare a lor signori Che qui non si molla!".

A più tardi per gli aggiornamenti nella speranza di portarvi, per una volta, buone nuove.