Muntagneta de San Sir, tumba dei noster ca'...E' così che racconta una splendida canzone in dialetto milanese scritta da Nino Rossi, noto cantautore dialettale morto nel 1997, dedicata al Monte Stella che, in occasione della ricorrenza del 25 Aprile, ha ricevuto dal Comune di Milano, una targa commemorativa che certifica le sue origini e la inserisce alla storia della città.
Il Monte Stella, ideato dall'architetto Bottoni
Dedicato alla moglie Elsa Stella, è una collina artificiale sorta gradatamente dal 1945 ai nostri giorni al QT8 (il famoso Quartiere sperimentale della Triennale Ottava).
Milano, bombardata pesantemente dai Lancster inglesi, era un mare di macerie di case, fabbriche, ospedali e chiese; un popolo di disperati tornato dalla guerra e senza lavoro i " stravachin" (dal milanese "stravacà che significa rovesciare), si armò di pale e carretti e cominciò a raccogliere macerie in tutte le parti della città, vennero poi scovati degli autocarri ribaltabili svenduti dagli Alleati alla ARAR di Livorno, erano Dogde, Bedford, e i mitici GMC, 4 metri cubi di cassone e ben 10 ruote motrici. Per quella povera gente il problema era il costo del carburante, ma quel lavoro sarebbe stato pagato e allora ognuno si industriava come poteva.
Le macerie vennero depositate in diverse zone periferiche della città, nella zona ovest si trovavano in Viale Alemagna.
al Parco e zone limitrofe, così fu necessario reperire un luogo dove portarle definitivamente e venne individuata una grande cava piena di acqua che in origine avrebbe dovuto essere il lago che l'Architetto Piero Bottoni aveva progettato per il suo quartiere in divenire, appunto il QT8.
Il lavoro di carico e scarico delle macerie era continuo, i camion arrivavano in prossimità del cratere che si era formato con i continui riversamenti e scaricato, sotto la supervisione di un capocantiere improvvisato, che staccava un biglietto ad ogni viaggio e a fine settimana i stravachin consegnavano i biglietti accumulati e venivano pagati.
La montagna raggiunse i 110 metri di altezza
Il responsabile di turno fermò lo scarico delle macerie perchè temeva che il terreno su cui posavano non fosse sufficientemente compatto, con l'andar del tempo Il Monte Stella venne modellato con viali e scale, piantumato con varie specie di alberi, si crearono pianori erbosi e boscosi e venne anche innalzata, ora è alta 185 metri sul livello del mare, dalla sua cima si vede tutta Milano e nei giorni di sole anche le Alpi e gli Appennini, la sua superficie attuale è di 370.000 metri quadrati.
Sul primo gradone del Monte Stella ha trovato posto nel 2003 il "Giardino dei Giusti", il luogo che ricorda con delle piccole steli, le persone che si sono opposte ai genocidi rischiando la propria vita, una collocazione adatta per un luogo che è nato dagli orrori della guerra.
Inutile dire che la Montagnetta è molto amata dai milanesi e dagli abitanti del Qt8 in particolare, che in molte occasioni l'hanno difesa dalle invasioni dei festival di partito e da manifestazioni che avrebbero potuto danneggiarla, la targa che ora il Comune ha voluto posare su uno dei suoi gradoni rappresenta un collegamento tra passato e presente che non potrà più essere ignorato.
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