Anche nei due padiglioni dell'Expo, l'Italia e la Germania hanno espresso con chiarezza il diverso approccio che hanno nei confronti del mondo. In quello italiano, che più che un padiglione è un vero e proprio edificio (infatti si chiama Palazzo Italia), si evidenziano le eccellenze e la bellezza. L'Italia, che in un modo o nell'altro nella sua storia culturale è sempre stata legata al Rinascimento, una volta di più non se ne distacca, e più che un progetto su ciò che si può fare di innovativo legato al tema dell'Expo ("Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita"), ha esaltato ciò che di più pregevole c'è nel nostro Paese.

Ben diversa la Germania che, con estremo pragmatismo, coinvolge i visitatori in attività che incuriosiscono e insegnano cosa questo Stato sta facendo e cosa ha in programma per migliorare la sua terra e perciò il mondo.

Padiglione Italia

Due i temi forti nel padiglione Italia: 21 personaggi raccontano le loro storie di professionalità, eccellenze che sono state capaci di esaltare i prodotti del loro territorio e trasformarli in business; il secondo tema è la bellezza del nostro Paese, espressa attraverso la scelta di 21 paesaggi e 21 architetture storiche.

La sala dove i personaggi presentano se stessi è interessante, belle le riproduzioni in miniatura delle persone coinvolte. Bisogna avere pazienza e ascoltare o leggere tutte le 21 storie, o non avrebbe avuto senso aspettare in coda per entrare.

La parte dei paesaggi e delle architetture è davvero coinvolgente, pura esaltazione di bellezza. Si entra in un locale tutto a specchi dove vengono proiettate immagini in HD con musica di sottofondo. Ci si sente immersi nei paesaggi o nelle architetture, l'impatto emotivo è molto forte e ci si può commuovere di fronte alla potenza di queste immagini.

Molto debole la parte relativa a cosa si potrebbe fare per migliorare l'aspetto dell'energia, piuttosto che dello spreco o dell'inquinamento. Anche l'esposizione è poco organica, fluida, in quanto bisogna passare da un piano all'altro, da una zona all'altra con stacchi improvvisi che evidenziano i limiti di un'esposizione pensata in un edificio invece che in un padiglione temporaneo studiato ad hoc.

Padiglione Germania

In questo padiglione si prendono in considerazione gli elementi fondamentali della nutrizione, perciò l'acqua, la terra, il clima e le biodiversità. Particolarmente importante è l'accento che si pone sulla ricerca per garantire l'alimentazione nel futuro. Tutto viene comunicato in modo simpatico e coinvolgente, dove il fruitore si sente protagonista nello scoprire le diverse informazioni, anche grazie ad un uso intelligente della tecnologia. Al piano superiore ci si ritrova immersi in una natura legata al cibo, con tante erbe aromatiche, preludio all'ingresso di uno show finale: "Be(e) active", dove gigantesche api volanti meccaniche osservano gli spettatori che diventano orchestra e creano la colonna sonora.

Molto divertente.

Entrambi i padiglioni sono strutturati in modo tale che non è possibile far entrare i visitatori di continuo. L'ingresso a gruppi, che devono accedere alle diverse attività, crea inevitabili code.