Il Governo italiano sta mettendo a punto un provvedimento che permetterà agli istituti di credito, che concedono mutui immobiliari, di prendersi la casasu cui è stata accesa l'ipoteca dopo 18 rate mensili non pagate. E questo potrà avvenire, da parte della banca, senza dover ricorrere alla giustizia ordinaria. In verità, fino a qualche giorno fa la bozza del provvedimento prevedeva 'l'esproprio' dopo sole 7 rate non pagate, ma probabilmente a causa del clamore mediatico, e delle proteste in Aula, l'Esecutivo è corso ai ripari apportando dei correttivi.

L'ABI in merito minimizza precisando che trattasi di un provvedimento che avrà validità non sui vecchi ma sui nuovi mutui e che sarà legato alla contrattazione tra banca e cliente. In altre parole l'istituto di credito nel contratto di mutuo potrà inserire o meno la clausola di 'esproprio' dopo 18 rate non pagate, ma intanto continua la battaglia del Movimento 5 Stelle in Aula e sui social con l'hashtag #‎LaCasaNonSiTocca‬. L'M5S non è infatti per nulla soddisfatto dei correttivi al provvedimento apportati dal Governo con Luigi di Maio che, via Facebook, non a caso scrive che l'Esecutivo deve ritirare il provvedimento in quanto 'non accettiamo contentini dal governo, che sta cercando di farlo approvare allungando da 7 a 18 le rate necessarie all'esproprio, e per questo', ha aggiunto il Vice Presidente della Camera dei Deputati, 'ieri siamo stati in strada davanti al Ministero fino a quando non ci hanno ricevuto'.

Grande preoccupazione sul provvedimento del Governo del Premier Renzi è stata espressa pure dal Codacons visto che è alto il rischio che in questo modo in Italia si aggravi ulteriormente l'emergenza abitativa a tutto svantaggio delle fasce della popolazione più deboli e più in difficoltà a livello economico. Carlo Rienzi, il presidente del Codacons, sulla questione ha chiesto un incontro urgente con Piero Fassino che oltre ad essere Sindaco di Torino è anche il Presidente dell’Anci, l'Associazione dei Comuni Italiani.