Il problema del sovraffollamento non è andato in vacanza e nel corso di agosto si sono aggiunte delle informazioni molto importanti, che hanno aumentato la pressione della questione sul Governo Renzi; grazie alla richiesta di Rita Bernardini dei Radicali Italiani il Ministero della Giustizia ha rilasciato sul proprio sito i dati precisi al riguardo. Purtroppo i numeri confermano la situazione drammatica già descritta ampiamente in passato, che ha portato l'Italia ha subire richiami da diversi organismi internazionali, in particolare dalla Corte di giustizia europea.

D'altra parte, si parla di un sovraffollamento medio superiore al 100% e di picchi in alcuni penitenziari che possono arrivare addirittura al 200%.

Dallo svuota carceri alla ripresa del dibattito Parlamentare

Nel corso degli scorsi mesi il Guardasigilli Andrea Orlando è già intervenuto firmando lo svuota carceri 2014, un insieme di nuove norme che permetteranno a molti detenuti colpevoli di reati minori la conversione della pena in attività lavorative esterne. Allo stesso modo, si è pensato di concedere un risarcimento ai detenuti che hanno subito condizioni di carcerazione non coerenti con il trattato dei diritti dell'uomo ratificato dall'Italia in sede UE.

Una sforzo di volontà nella direzione di un Paese più civile, che però potrebbe rivelarsi insufficiente nelle gravi condizioni descritte all'inizio dell'articolo.

A tal proposito, il 3 settembre riprenderanno in Senato le discussioni per un nuovo atto di amnistia e indulto, favorito da quattro Ddl presentati da diversi senatori cofirmatari.

A capo delle proposte ci sarebbero la Senatrice Nagia Ginetti (del PD) e il Senatore Ciro Falanga (di Forza Italia), esponenti politici che condividono la posizione sulla necessità di un intervento, anche se con visioni opposte su come attuarlo.

La prima pensa infatti che la strada già seguita dal Governo Renzi sia quella più adatta per una risoluzione della questione, mentre il Senatore Falanga vorrebbe proporre un testo specifico proprio per il tema dell'amnistia e dell'indulto 2014.

La Riforma della giustizia 2014 e le nuove proteste dei radicali

Il tutto si pone all'interno di una cornice più ampia, l'attesissima Riforma della Giustizia 2014 che dovrebbe portare a importanti novità tanto dal punto di vista civile quanto penale.

Tra gli obiettivi ambiziosi ci sono una nuova snellezza burocratica del sistema giustizia, la riduzione degli arretrati e l'introduzione del reato di falso in bilancio e di autoriciclaggio. Nel frattempo i radicali tornano a chiedere una svolta più incisiva da parte dei decisori politici e preparano per l'autunno nuove manifestazioni di protesta, in vista di un provvedimento di amnistia e indulto finalmente risolutivo.