Caos Riforme ieri pomeriggio in commissione alla Camera dove la maggioranza è stata battuta ben due volte su due emendamenti approvati presentati da Sel e Minoranza Pd che in pratica cancellano l'elezione di 5 Senatori ad opera del Capo dello Stato prevista dalla riforma del Senato. Secondo molti questo è il segnale che il "patto del Nazareno", di cui la riforma del Senato faceva appunto parte, inizia a dare i primi segni di cedimento e che la maggioranza non è cosi unita come viene spesso presentata, in quanto ogni giorno i "mal di pancia" aumentano.

Il governo è stato battuto in commissione affari costituzionali per 22 a 20 su due emendamenti che in pratica cancellano dalla riforma del Senato i 5 Senatori eletti dal capo dello stato e pertanto adesso gli eletti di cui sarà formato il nuovo Senato saranno solo 100, quelli cioè determinati dall'elezione nei consigli regionali.

Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi ha commentato dicendo che il tempo per eventuali correzioni c'è ancora e che comunque l'ultima parola spetta all'aula. Pertanto secondo il Ministro il governo non ha nessun timore circa il corretto Iter parlamentare della riforma che sicuramente verrà portata a termine. L'emendamento è stato approvato per due soli voti e inoltre bisogna segnalare che nel Pd vi sono state delle defezioni e delle astensioni fra chi non era d'accordo sul provvedimento, proprio ciò ha portato a tale situazioni sollevando non poche critiche.

Determinante il voto del forzista Bianconi che ribellandosi al patto del Nazareno vota a favore dell'emendamento di Sel. Il deputato Pd Alfredo D'attore appartenente alla minoranza del suo partito minimizza commentando che si tratta di una votazione tecnica e non di una bocciatura politica. Di parere diverso l'esponente democratico Roberto Giachetti che è anche il vicepresidente della Camera che con un tweet minaccia velatamente gli esponenti delle minoranze di voto anticipato qualora la minoranza dovesse compattarsi e mettere i bastoni tra le ruote alle riforme.