Dopo le polemiche nei giorni scorsi con Emma Bonino, Marco Pannella rilancia oggi con forza la battaglia dei radicali per sollecitare al parlamento di risolvere i problemi nelle carceri italiane attraverso quello che senza dubbio sarebbe il metodo più semplice e più efficace, quindi l'approvazione di indulto e amnistia. I tanto attesi provvedimenti straordinari a carattere generale che consentirebbero a migliaia di detenuti che non si sono macchiati di reati di particolare allarme sociale (come pedofilia, omicidio, mafia, terrorismo e via dicendo) di poter tornare in libertà liberando spazi negli istituti penitenziari i cui corrispettivi disegni di legge sono tuttora in discussione in commissione Giustizia al Senato.

Un condono delle pena, totale o parziale, verrebbe concesso ai detenuti con l'indulto. L'estinzione del reato si otterrebbe invece con l'amnistia.

Indulto e amnistia per risolvere subito la grave situazione carceraria, nuovo appello di Pannella

"Vogliamo aiutare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - ha detto il presidente dell'associazione 'Nessuno tocchi Caino' - e i dirigenti del nostro paese a rispettare la legalità". Secondo il leader storico dei radicali italiani, più volte protagonista di diversi scioperi della sete e della fame per l'affermazione dei diritti umani delle persone detenute, non bastano i decreti legge svuotacarceri, le nuove leggi sulle pene alternative e la messa in prova ai servizi sociali o ai lavori di pubblica utilità, la riforma della custodia cautelare, il decreto legislativo sulla depenalizzazione dei reati di lieve entità, gli accordi internazionali per il rientro dei detenuti stranieri nei loro paesi di origine.

Ma è invece "necessario un supplemento di impegno - ha detto Pannella - per avere successo nell'opera di realizzazione della legalità".

Oltre alla grave situazione nelle carceri Pannella denuncia la lentezza della giustizia e quindi la durata irragionevole dei processi che rende sostanzialmente lo Stato italiano "responsabile di una conduzione criminale, anche secondo la Suprema Corte di Cassazione".

Tornando alle condizioni a cui sono costretti i detenuti nelle carceri in Italia Pannella, rievocando le numerose sentenze della Corte europea dei diritti umani compresa la sentenza Torregiani, ha detto che "siamo lo Stato europeo più condannato perché - ha sottolineato - siamo fuorilegge". Infine l'appello di Panella, che oggi ha ricevuto anche una lettera dal Capo dello Stato sulla questione penitenziaria: "L'amnistia e l'indulto - ha detto il presidente del senato del Partito radicale - sono tecnicamente tali da far scomparire in ventiquattro ore" il problema del sovraffollamento carcerario.