Tutto come previsto, anticipato e promesso, malgrado le diffidenze di molti e nonostante i tempi "giustizialisti" e di "caccia alle streghe" sembrano sconsigliarlo: Papa Francesco ha rinnovato il suo appello, rendendolo oggi ancora più solenne, per la concessione di amnistia e indulto in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia e per l'abrogazione della pena di morte, non prevista in Italia ma in diversi Paesi del mondo.

Indulto e amnistia nel Messaggio del Papa per la Giornata mondiale della pace

"Desidero rinnovare l'appello alle autorità statali - ha detto oggi il Pontefice - per l'abolizione della pena di morte, là dove essa - ha spiegato - è ancora in vigore".

Inoltre Papa Francesco invita i governi, compreso quello italiano, "a considerare - ha affermato - la possibilità di una amnistia per i carcerati". L'amnistia è la misura di clemenza generale ad efficacia retroattiva, prevista anche dalla Costituzione italiana, che prevede l'estinzione dei reati per i detenuti condannati per alcuni tipi di reato, esclusi quelli di particolare gravità sociale come quelli legati alla mafia e al terrorismo, giusto per fare un esempio. Il Santo Padre ha chiesto in proposito "atti di coraggio" e "gesti concreti" da parte degli Stati. "Per quanto riguarda i detenuti - ha sottolineato il Pontefice oggi nel Messaggio per la Giornata mondiale della pace - in molti casi appare urgente adottare misure concrete per migliorare le loro condizioni di vita nelle carceri, accordando un'attenzione speciale - ha spiegato - a coloro che sono privati della libertà in attesa di giudizio".

Non fa esplicito ed esclusivo riferimento alla situazione italiana ma il messaggio appare molto chiaro e certamente aderente a quella che è la situazione in Italia.

Giustizia, Papa Francesco che atti di coraggio contro la pena di morte e per l'amnistia

"Bisogna aver a mente - ha sottolineato Papa Francesco - la finalità rieducativa della sanzione penale e valutare la possibilità - ha proseguito - di inserire nelle legislazioni nazionali pene alternative alla detenzione carceraria".

Non lasciano spazio ad equivoci le parole di Papa Francesco che già nei mesi scorsi aveva auspicato l'approvazione di amnistia e indulto in occasione del Giubilo Straordinario e misericordioso in una lettera aperta inviata a monsignor Rino Fisichella. Appello che è rimasto inascoltato e considerato "non ufficiale" dalla politica italiana.

Mentre l'appello di oggi ha tutti i caratteri dell'ufficialità. "In questo contesto - ha affermato Bergoglio nel Messaggio per la Giornata mondiale della pace - desidero rinnovare l'appello alle autorità statali per l'abolizione della pena di morte e a considerare la possibilità di un'amnistia". Come risponderà la politica italiana. Saranno reinseriti nel calendario della commissione Giustizia del Senato i quattro ddl per amnistia e indulto al momento accantonati? Stavolta, diranno la loro opinione sulla questione carceraria il premier Matteo Renzi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che nei mesi scorsi hanno evitato di commentare le proposte di Papa Francesco?